STARE INSIEME
- giuseppeaurea
- 27 gen 2017
- Tempo di lettura: 3 min

Le feste di Natale son passate; la vita resta, la realtà resta. Ed il messaggio diventa una grande proposta per tutti noi.
"Dio che resta con noi", visibile. Si fa accogliere, é contento di essere accolto : "vivere insieme "é la cosa che Lui fa, é la cosa più grande che noi possiamo fare. E’ la vita.
Ognuno ha vissuto la festa natalizia « in famiglia », come ha voluto o potuto: una cerchia ristretta o una famiglia aperta, accogliente, e proprio dentro questa atmosfera ognuno ha espresso la gioia di fare e ricever un regalo.
A me sembra che il nostro legame con Muhanga sia essenzialmente il seguito di questo MESSAGGIO.
Ho detto NOI !
Noi che abbiam costruito e vissuto un percorso, siamo evoluti, ed oggi ci sentiamo così.
Mi piace sempre di più questo INSIEME: Cesarina, Cristiana, Katembo, Lino, Msafiri, Elia, Prosperina, Almarosa, Soki, Lina, Bayoli, Umberto, Marcelina, Fabrizio, Bayoli, Morena, Safi, Lia Helena, Morena, Lina…. avete capito che ho messo questi nomi a caso, non ci sono i primi e i secondi, non nomino tutti,… é un simbolo; dietro nel quale ci stanno volti e storie concrete. Le differenze ci sono, certo ! perché ognuno vive le sue scelte, e voi le conoscete.

Gente che cammina, gente che parte, gente che resta, gente che ritorna.
Gente che é molto serena, che soffre, che riesce, che cerca, che vorrebbe….
Però tutta gente che non si dà pace ; io vi vedo così. E questa é una cosa molto bella.

Messaggio che é anche un cammino, una ricerca di gesti concreti: gruppo watshap, un viaggio desiderato, preparato-realizzato,… una casa a Muhanga, una casetta che diventa riferimento in Italia, un gruppo che si ritrova ogni tanto…
Sogni che diventano vita concreta. Non rassegnazione. Voglia di ALTRO .
Quando son rientrato a Muhanga ho sentito in modo molto molto forte tutto questo.

Come sono stato atteso e accolto qua, a Muhanga, sotto un potente temporale africano, mi ha fatto sentire tutto questo.
Viviamo una bella realtà. Ma ci sono anche tanti passi che possiamo ancor fare : dondolii che dicano sempre più forte « ci siamo » !
Ermanno da Reggio Emilia mi ha accompagnato; assetato come sempre di captare, scoprire, trasmettere immagini che parlino; più che un apparecchio fotografico lui é un miscuglio di cuore, occhi ed arte che attira l’attenzione, e può creare ponti. Non posso non pensare a quel pezzetto di carta stampata francese, che si pretende di essere satira : un’ irrispettosa pulce che distrugge, di fronte ad un Ermanno che costruisce !

Siamo andati a Kanyabayonga dove un gruppo di gente tenace costruisce, lontano dai fari, anche se questa volta c’è Ermanno che scatta qualche foto. La microcentrale idroelettrica avanza lentamente ma visibilmente ! ogni tanto riescono a comprare un po’ di cemento; con sacrifici immensi mettono insieme i risparmi strappati dai raccolti dei campi, ed alcuni di noi sono fieri di aggiungere qualche soldino. Hanno bisogno di comprare ancor molto cemento per il canale.

E nel villaggio ???
Ho trovato Jeannette (la mamma di Cesarina) ed Oliva e Fidelina, con tanti problemi in famiglia. Katembo, occhio vigile e fedele, su questa collinetta punto di riferimento.
Gerard, Luisa, Marcelina, Prosper generosi animatori del «gregge ».
Heléna, Leona e Safi custodi della casetta, con Antoine e Mathias.
Jodita, mama-Nostal, Kavugho cuoche del « buyi », la papetta mattutina.
Il Centre Hospitalier é funzionante, purtroppo con molti clienti…, e con un’ amministrazione molto faticosa.

Le scuole elementari che ancora per un po’ ce la fanno ad accogliere i 1500 scolari, quasi tutti ; il prezzo per l’iscrizione sale, e le entrate in famiglia scendono. MarieLuc, Sifa, Miracle, MarieJeanne delle scuole superiori che son qua…., Nzoli, Maserò, Leontina, Grace ed Heric, Leopold che cercano la scuola altrove sulla grande strada … ; che ne sarà di loro ? Un futuro di buio totale.
La falegnameria con Matsoro ; l’ officinetta meccanica di Bayoli, Roger, Philemon ; il taglio-cucito di Kavugho e Tafuteni. Il mulino…
Uno scorrere quotidiano dignitoso, …che non appare…
Quotidiano silenzioso: partenza per i campi al mattino, rientro stanchissimo alla sera. Giovani e ragazze con un futuro non immaginabile, non facile ; il tutto decorato dalle genuina gioia dei bimbi.
Gioie e fatiche; mescolati e disturbati da troppi avventurieri, cercatori d’oro, inconsci strumenti in mano a furbi ladri lontani, a servizio del benessere di altrattanto inconsapevoli …consumatori.

I gruppetti armati ci sono ancora, ma é cambiato il volto, sono squadre di banditi tout-court. La politica, sempre più sporca, si gioca ora solo più in alto e sempre dal di fuori.
Viviamo insieme. Qui e lì.
padiri G
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