oggi ... NORD-KIVU, visto di qua
- giuseppeaurea
- 9 lug 2024
- Tempo di lettura: 6 min
Aggiornamento: 10 lug 2024
Mia sorella Ester riassume in tre parole forse anche l’attesa vostra, non solo per me ma per tutto l'insieme:
“Tranquillizzami… se puoi”.
Delicata, realista, e semplicemente “umana”.
Da quel che vedo, in questi pochi giorni, penso di riuscire a fare una lettura della situazione; non da giornalista, non da politico, non da protagonista; ma quel che potrebbe fare ognuno di voi se fosse qua.
Eccomi qua ! giorni attesi, molto; e dopo una notte di aereo l’abbraccio con Gilbert, Bayoli, Joachin e Selemani, che sono venuti ad Entebbe, Joachin e Bayoli non erano mai venuti.
Perché sono venuto qua, è da mesi che ne parliamo. “vado a trovarli”. Nessun eroismo e nessun gesto scontato.
Molti del nostro “gruppo” waibrahimu parliamo di guerra; alcuni da sfere più in sù, altri con parole e gesti terra terra.
Per me, che ho una storia alle spalle e scelte precise, non basta !
Sedermi accanto, farmi vedere e toccare, tener per mano, specialmente in questi tempi,… è ancora una scelta valida, necessaria.
Il famoso “potere dei segni” del caro Tonino Bello, che già col cancro ed in via di “chiusura” riteneva necessario recarsi di persona a Saraievo.
- Cosa vai a fare?
-Non è un viaggio per vedere leoni ed elefanti
-neppure per costruire ospedale o scuolette, e aiutarli…
Son venuto a trovare amici e fratelli.
Tutto lì. E senza togliere nulla alla palestina, all’Ucraina e neppure a voi.

Io ha fatto 7.000 km in aereo, e circa 600 in macchina.
Qua invece : prima è venuto Paul da Kyamasi e poi è arrivato il gruppetto di Laurent, Zeferina, Antoionette,… una 15-ina di amici che hanno attraversato la collina di Ngata e son venuti … per salutare.
E poi…, e poi…, e poi…


... fino a questa domenica mattina 7 luglio (dopo la parentesi di Butembo), quando, verso le 8, mentre stiam prendendo il caffè, spunta Michel che entra, deciso e silenzioso, e va diretto in cucina da Gori, col sacchetto in spalla, ...il coniglio.
Quando si presenta così è già tutto un messagio: ha qualcoso di ben programmato, lo saprò tra poco.
Ha una missione da compiere:
*da due settimane sono qua, e lui non mi ha ancora portato il coniglio..
*sono le 8 - è domenica - e lui, partito da Lukanga verso le 5,30 ha già scavalcato la lunga collina che ci separa, perché vuole partecipare all’ Eucarestia con noi.
Quando Michel è a Messa, non c’è più null’altro nei suoi pensieri, o meglio, tutto quel che ha in testa ce lo porta lì: ascolta la Scrittura e parla: dei soldati, famiglie che dormono fuori casa, portato in ospedale Agnese sua moglie, fa secco, …
Finita la Messa facciamo una foto con Oliva, e poi: “vado a Butembo, da Agnese” .
Parte, e si fa 50 km a piedi.
Michel è mio coscritto, coscritto di Elia e di p.Zanotelli, 86 anni.
Qualcuno si meraviglia che da Pinerolo io son venuto fin qua, una notte in aereo.

Ma fra la visita di Laurent e quella di Michel c’è stata una parentesi.
Martedì l’amico Elia da Kinshasa mi telefona:
-“Giovanni, forse è meglio che ti sposti a Butembo.
Addirittura da Kinshasa ! 2.000 km.
Come vedete, sono ben seguito, e protetto.
A Butembo, cerco un pò, e poi decido di chieder ospitalità da sr Hekima, comboniona, dove mi son fermato 3 giorni, fino a sabato.
Sabato mattina, Abdon è andato in moto fino alle barriere improvvisate, verso Musienene, per vedere se sono diventate un po’ elastiche e …passabili.
I “wazalendo” che si son fatti “custodi” hanno abbattuto alberi sulla strada: vogliono controllare i soldati che scappano dal fronte, vogliono sentire se parli correttamente il kinande (lingua locale) e … fare un po’ di soldi.
Perché tale allarme?
L’esercito M23, filorwandese che ha già preso Kanyabayonga, si dirige verso il nord, dove mi trovo. Di conseguenza l'esercito fardc del governo, ripiega e i soldati scappano. Il loro passaggio è pericolosissimo, saccheggiano tutto; e la nostra struttura di Tuungane è troppo visibile.
Con un fugace zainetto scappo. Anch’io…come tanti altri.
Goma , dove abitano anche Leona col marito Julien, Leontina, Quinn, Gerlas… è assediata da oltre due mesi; manca il cibo, impossibile entrare e uscire.
Dentro, di notte, tutti rubano: m23, fardc, wazalendo, ed anche gli affamati.
L’esercito M23, come Putin in Ucraina, ha occupato ormai da qualche mese, il territorio di Rutshuru e vi si è insediato, tagliando la strada che da Goma viene verso Kanybayonga e Lubero, il “nord”; ed ha già raggiunto-conquistato, come dicevo, Kanyabayonga, Kaina, Kasando e Kirumba.
Chi entra e conquista (m23) si autodefinisce liberatore e si comporta con gentilezza, la gente nel frattempo respira un po’.
Fardc, che voleva-doveva sbarrare la strada, scappa verso il nord, verso noi.
Nulla è più pericoloso che una banda di soldati in fuga. Lo hanno già fatto a Kasando e Kirumba …e si preparano per Kaseghe; gli amici di Alimbongo ci dicono”nelle botteghe del villaggio non trovi più neppure un sapone”.
In passato noi abbiam vissuto questa tragedia per due giorni infiniti a Lukanga, quando i soldati di Mobutu si ritirarono: non lo auguriamo a nessuno!
L’avanzata su Lubero e Butembo è l’obiettivo finale per m23-rwanda; proseguire non é più … cosa tanto difficile.
Avendo “preso” Kanyabayonga la porta è aperta, !
Questo grande centro che si trova alla barriera del parco nazionale “Virunga” (i monti della luna) segna l’inizio del fertile altopiano abitato ch’é “il grande nord” del Kivu, la “route de la beauté”
Avvenimenti che tutto sommato durano pochi giorni, ma provocano trambusti enormi: sparatorie varie e vere, scompiglio generale di oltre 40.000 persone, fiumane di famiglie con bimbi che fuggono di casa con pochi fagotti, dormono sotto le stelle e sotto la pioggia, non mangiano….
Allarmi anche nei dintorni di Muhanga, Bunyatenge e Bingi: i conquistatori hanno larghi orizzonti.

Nei 3 giorni, ho circolato piacevolmente dentro una Butembo in eterno movimento, un formicaio di uomini, donne, ragazzini: visibili ovunque, nel groviglio di moto e auto.
Ho provato gioia nel circolare tra quella immensa folla viva e comunicativa; gioia di sentire che ne facevo parte.
Da disattento che ero non mi faceva problema quell’ingorgo di infinite motociclette; ma me lo hanno subito spiegato, perché tutti lo sanno: sono il segno piu visibile degli sfollati : decine di miglliaia, una popolazione raddoppiata.
In tutti questi anni di guerra-guerriglia qui non ho visto i “campi rifugiati”, dove si spendono milioni di soldi e si distribuisce cibo e coperte e tende.
E ce ne sarebbe bisogno. Anche oggi.
Qualche rara eccezione, ad onor del vero, c’é oggi, vicino a Goma; e ci fu ai tempi del primo genocidio in rwanda.
Tra l’altro, lo sapevo quando sono partito di lì, eppure non ho organizzato nessuna raccolta di soldi per questo. So che ne avrei ricevuti molti, da tutti, ma sapevo che era più grande quel che sto vedendo adesso.
Tutto il Kivu è un campo rifugiati, senza limiti di tempo.
Oggi ogni capanna del villaggio o casa di città è un campo rifugiati.
Sempre aperto a tutti, e sempre all’altezza del compito, senza cartelli o iscrizioni.
Un miracolo a pieno titolo; di cui pochi parlano, e di cui nessuno riceverà l’onorificenza.
Nessuno direbbe che la gente vive nella guerra, quella che uccide e crea fame e sofferenze grandi. Ma la guerra é coperta dal polverone rosso, ma c’é.
Se conosci un po’ Butembo, senti l’odore di guerra, ne tocchi lo spessore: la guerra non riesce mai a nascondere la propria puzza, anche dietro le vetrate delle banche che diventano sempre più brillanti o tra i più luccicanti negozi di profumi.

Oggi. Salta fuori la proposta: “tregua di due settimane”.
Dicono, “per permettere alla massa di gente dispersa di rientrare a casa”
“permettere aiuti umanitari delle ong”, che finora nessuno vede.
Molti minimizzano la tregua, e discutono sugli ”interessi” di Usa ed Europa…
Qui, sur terrain, no! Pur sapendo che gli “interessi” ci sono, si gustano intanto i frutti: la nostra Soki dentista che vive a Kasando (m23) e’ libera di muoversi, verra’ alcuni giorni a riposarsi con tre dei suoi bimbi…; i camion che legano butembo e Rutshuru si son gia’ mobilitati. E molti altri reali respiri.
Non mi interesso più di tanto di chi ha proposto o no. Non perché non sia importante, ma perché preferisco impegnarmi su livelli più bassi, umani e concreti
Ho pure una certa allergia per l’artificiale e …il tutto ben regolato e legalizzato.
Li lascio ai più competenti

Che cosa sarà il dopo-tregua?
Non lo so. Ma mentre altrove aspettano che “il capo” accetti, qui gustiamo i frutti.
Che sarebbero piacevoli anche nelle guerre ben organizzate, efficienti, con mucchio di tecnici e di soldi.
Molte mamme, giovani e bimbi, …respirano.
Ed anche io !
Per tranquilizzarvi.
Padiri G
Avevo scritto un grande GRAZIE x coloro che hanno commentato, ma non lo vedo pubblicato. GRAZIE ancora
Padiri, forse è la volta buona. Guidata da Gabriella e con il sostegno di Giuseppe, che saluto, ti invio un forte abbraccio da allargare a tutti i fratelli e le sorelle africani. Che la tregua diventi pace stabile e duratura com'è vostro diritto. Mi mancate, siete sempre nel mio cuore e nelle mie preghiere.
Grazie Giovanni per questo ponte. Un abbraccio Milena
ho dovuto autorizzare la registrazione attraverso Facebook.
Giuseppe Aurea: per MG, mi dispiace che non riesci a pubblicare, prova a mettere prima nome e cognome e poi a scrivere il pensiero. Un abbraccio a tutti ❤️ Le mie scuse a Concetta che mi aveva contatto e non sono riuscito a rispondere, perdonami Concetta, spero di sentirti presto e di fare una bella chiacchierata.