C'é un altro modo per dirlo ?
“Non vi abbandoniamo…
“Camminiamo insieme…
" ...ritorneremo
E perciò sono partiti, il 27 agosto.
Dopo una luuuuunga preparazione ed attesa.
Antonella, Paolo, Maria Ausilia, Daniele, Concetta e p.Giuseppe Dirosa.
Ci mandano foto: abbracci, volti, immagini che parlano .
Certo, che reagiscono! Con sensazioni, emozioni, cose che si gustano e si vivono sul momento; solo dopo diventeranno cose da raccontare.
Non ci scrivono molto…
Forse è comprensibile. Forse lo capisce solo chi ci ha provato.
Ma noi qua, abbiamo bisogno di sentircelo raccontare, almeno qualche pezzetto.
Dovete capirlo.
Che il Centre Hospitalier funzioni, e resti bello.
Che la turbina giri ed illumini ancora le serate nelle capanne.
Che il tornio non sia ancora rotto.
E’ importante, molto!
Ma non è quello il motivo per cui siamo andati e ci siamo fermati 50 anni.
Non è quello il motivo per cui venivate in Africa.
Non é quello il motivo per cui siete lì, adesso.
E Katembo, Jodita, Kavugho, Mathias, Baraka, Safi, Francoise, Eléna, Gerard…
cosa hanno provato, cos’hanno sentito, dentro…?
Come quegli uomini che, ai margini del cortile, ci guardavano in silenzio, e che tanto impressionavano Gabriella, tutte le volte che la macchina se ne andava via …
Chissà se un giorno qualcuno proverà a raccontarcelo.
Da Bingi fino a Muhanga, per 43 kilometri li hanno accompagnati, passo dopo passo, Msafiri, Bayoli, Roger, Muhindo, Abdon … : una dozzina di giovanotti con pale e piccone pronti a spingere e spalare.
Partiti il mattino, fin verso le dieci di sera: non é …normale. Una passeggiatina in foresta.
P. Dirosa é rimasto a Butembo. Un piano di incontri all’Università.
Qualcuno pensa e teme che l’Africa, spremuta dall’Europa, si lasci ora stiracchiare da Russia-Cina-Usa-india …
L’Africa é cosciente (più che noi) di cosa sta ancora subendo, e si prepara per una mondialità diversa.
Dirosa ha in tasca tre testi: Pacem in terris - Laudato sì - Fratelli tutti.
Non prediche dal pulpito, ma condivisione.
padiri G