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Si può fare

Condivido con voi queste fotografie: la vita di oggi a Muhanga.  Alcune ce le mandano i nostri amici Mathias, Marcelina, Prosperina, Bayoli … le hanno scattate per noi, “in tempo reale”.  Una scena quotidiana, un gesto vivo, tra mille altri, pieni di vita ed amicizia.

Nulla di nuovo, molti di voi le avete vissute in diretta, 5 …10… 20 anni fa: momenti semplici, sereni, e anche gioiosi; sempre quelli lì, ancora oggi.

Visibili e vivibili, se ce la facciamo ad oltrepassare quei 42 km di strada divenuta “difficile”, per noi.





Nonostante là siano in piena guerra; guerra che continua e si gonfia, ci sguazzano, ed è ben alimentata… da qualcuno.

Guerra mondiale a pezzi come dice papa Francesco; ma qui il “pezzo” non è uno scherzo: è una bella fetta:

         10 milioni di ammazzati;

kalasnikof invece che zappe;

campi abbandonati, buche ovunque, dove prima raccoglievano fagioli;

i nostri ragazzini (piccoli anelli d’una catena infernale) sono …fortunati,

invece del cobalto trovano soltanto… pagliuzze d’oro;

ma almeno non vengano massacrati nei tunnel, come attorno a Goma

 



 

Monotono quotidiano, di chi ci vive…

Un piccolo paradiso, per me, forse anche per voi che siete venuti.

Persino Butembo ! è come un vivacissimo alveare; sempre più schiacciato e sempre più vivo. 

Non arrivano missili, non c’è bisogno di bombe. L’antico metodo dell’uomo forte ed armato, coi muscoli, capace di andar scoprire l’america, e di civilizzare gli altri... funziona ancora, eccome!



In questi tempi, qui qualcuno parla un po’ più di Africa, anche in TV: accordi UE... emigrazioni, piano-mattei.

Non è “attenzione” all’Africa, ma pura organizzazione, fatta d’ingiustizie,

per poter continuare a rubare quel che serve a noi, qua; per il nostro benessere.

 



Ci siamo stati, a febbraio. E mi dico: si può fare !

Per quanto mi riguarda son pronto a ripartire, anche domani, e fermarmi più a lungo; ho  solo bisogno che qualcuno mi accompagni, nel viaggio.

A Kimbulu, ci sono stanze, letti, cibo… tanta condivisione, e tantissimi amici.   Scelgo là.

Si possono riprendere anche “le visite” di famiglia, che eran così belle. Con uno che sta là, riorganizzarci forse diventa possibile.  Non sarà come in passato, ma qualcosa si può fare.

 



Con un messaggio: in “questo mondo” che tutti conosciamo e ci fa soffrire.

--guerre, ingiustizie, benessere, …pace, gioie semplici, amicizia e fraternità--

Abbiamo la sensazione di non poter far nulla,… ma almeno sto da quella parte, e “loro” lo vedono.

Una scelta, un segnale.

                                                     padiri G.

 

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