I GIOIELLI DI MAMMA ALEXANDRINA
- giuseppeaurea
- 29 gen 2013
- Tempo di lettura: 3 min

Ha un viso sereno, sempre tendente al sorriso, anche quando ha molti pensieri ; e ne ha. E’ difficile dire che il suo sguardo si faccia serio o teso.
Due occhi grandi; è una caratteristica di qua. L’Africa attenta, che guarda: pronta a captare tutto. L’Africa che conferma il detto: occhi, specchio dell’anima.
Alexandrina ha nove figli; chi è stato a Muhanga non può non conoscere Gerlas, quand’era piccolo era il più gettonato per le foto ; rimpiazzato poi dai due gemellini, Heric e Grace.
Tutti gli altri di conseguenza passano in sordina, compresa lei, la mamma.
Una piccola eccezione la fece Telè, che con M.Assunta imparò l’italiano e divenne un bravo interprete ; e poi giustamente anche Elisa, essendo l’unica femminuccia : Famiglia cristiana qualche anno fa le dedicò una bella pagina, ad Elisa, con tanto di foto.
A Joseph, il piccolino coccolone, è rimasto il ruolo di colorare una bella pagina di « Fiori selvaggi ».
Mumbere il primogenito in questi giorni sta per sposarsi ; un grande problema per la famiglia. La dote è la famiglia del marito che deve pagarla alla famiglia della sposa, dieci capre ; dieci per otto, contro una sola entrata, per Elisa… Non è uno scherzo per papà Salongo e mamma Alexandrina.

Io la chiamo la psicologa. Non sa leggere nè scrivere ; ha resistito molto bene ai nostri numerosi tentativi di alfabetizzazione, e direi che lo ha fatto anche con dignità.
Non sa leggere ma sa vivere ! e scrive, con la vita
Quando Heric e Grace avevano circa 7 – 8 anni, e Gerlas faceva il furbacchiotto scansafatiche (lui viveva per la pubblicità), entrai una sera nella capanna; tutti preparavano la cena, con mamma Alexandrina.
Tanto per tenere la conversazione chiesi alla mamma :
– in casa, ti aiutano i tuoi figli ?? , anche se lo stavo vedendo.
Senza distogliere l’attenzione da quei miseri pentolini sul fuoco mi rispose subito
– Sì, molto.
– Tutti ?
– Sì, sì…
– Ma chi è che ti aiuta di più ? e qui ero io che stavo già deragliando
– Heric mi aiuta molto,… ma anche Telè, e Jean Pierre…
– Anche Gerlas ?… dico io insinuando, da bravo occidentalino.
Ma lei non ci casca.
– Certo, anche lui ! io sapevo che era una piccola bugia di mamma.
– Ma ci sarà pure uno che ti aiuta di più, chi è il più bravo ?
Dico ancora, questa volta, per forzare un certo tipo di risposta.
– Heric -e fa una piccola pausa, ma subito aggiunge– … però anche Grace e Guillaume.
Insomma, impossibile farle dire « questo è più di quello »; davanti ai figli Alexandrina questo non lo dirà mai.
Non psicologia da manuale : psicologia viva.

Un mattino mi si avvicina; mi ha cercato, si vede che ha qualcosa di molto importante da dirmi.
– Lo sai che Heric e Grace stan facendosi la loro casetta ?
– Vero ? e dove ?
– Qui, in cortile accanto alla nostra…, vieni a vederla.
Il suo volto non si è molto alterato, ma quel lieve lampo di fierezza, nei grandi occhi, proprio non riuscì a trattenerlo.
Chissà da quanti giorni guardava e gioiva ; ma ora il mondo doveva saperlo, lei ci teneva. E in quel momento io ero il mondo.
Io che ho studiato la storia dei romani ho subito pensato alla madre dei Gracchi.
Heric e Grace, fanno le scuole medie, lavorano il campo, pelano le patate, vanno ad attingere l’acqua e fan cucina. Oggi hanno 17 anni.
Farsi la capanna vuol dire andarsi cercare in foresta gli alberelli, le canne, le cortecce per fare la corda, le foglie per il tetto, e completare le pareti col fango.
Grace ed Heric studiano, e giocano anche al pallone ; ma è di altro …che si gloria mamma Alexandrina.

Il mese di maggio, coi ragazzini che vengono ogni sera alla missione, siamo soliti passare di capanna in capanna, una per sera, e preghiamo il rosario.
La sera in cui siamo stati alla capanna di Alexandrina, come al solito dopo qualche breve scambio di saluti, chiedo
– Chi è che dirige questa sera… ? si tratta di dire i tradizionali « misteri gloriosi, dolorosi…»
Elisa che allora aveva forse 8 anni dice « io ! »
Preghiamo, e ad ogni decina lei dice « in questa decina ricordiamo quando Maria andò a trovare la cugina Elisabetta… ; Gesù che nasce a Betlemme… » , con precisione e con calma.
Cantiamo e terminiamo.
Alexandrina mi avvicina, sempre con la sua tipica discrezione ma senza farne un segreto.
– Hai visto ?! manco lo sapevo, non mi ero accorta che Elisa fosse capace lei da sola !
… quanto son contenta della mia Elisa!
Credo che neppure lei, la mamma, li sapesse i misteri gaudiosi del rosario…
Nord Kivu. Oro, coltan. Fucili, guerriglia. Foresta. Piccoli villaggi.
E mamma Alexandrina.
Padiri G
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