RIPRENDIAMOCI LA VITA
- giuseppeaurea
- 21 giu 2010
- Tempo di lettura: 3 min

OLK, è un organismo di aiuti umanitari, ed è venuto la settimana scorsa con un bel pacchetto-regalo per i nostri scolari. Alcuni sacchi pieni di zainetti e materiale scolastico, ed un po’ di pale e picconi per aggiustare la strada. Il tutto trasportato con due semplici land rover.
Un bel regalo, ma anche una bella giornata di gioia e di solidarietà. Aiuto umanitario, di fatto più che di etichetta !
Li hanno portati alla scuole di Bunyatenge e poi a Muhanga; qualche discorso di circostanza, e poi la distribuzione degli zainetti, che i ragazzi si son allacciati con fierezza sulla spalle. 300 zainetti, per la 1°, 2° e 3° elementare; decisamente ben altra cosa, rispetto al sacchettino di plastica che l’Unicef ha pomposamente distribuito l’anno scorso.

Negli anni ’80, ’90 anche Unicef, Oxfam… erano così. Oggi è cambiato tutto: da bravi occidentalini, si sono organizzati! lavorano tutti insieme sotto la coordinazione di Ocha, Onu; sono molto più numerosi, Usaid, Hcr, Pam, Solidarité …; ed han molti più soldi.
Quando a tavolino, hanno scelto gli obiettivi ( e noi in foresta non siamo mai tra quelli) mandano due o tre macchine a fare l’evaluazione, poi altre a verificare, poi altre a vedere la strada, e poi … non mandano più nessuno, nemmeno per dirti che… “non faranno nulla, perché non c’è sicurezza”, e poi… chi verrebbe a saperlo, in foresta?.

I grossi aiuti internazionali in passato arrivavano a destinazione, oggi non arrivano, e i soldi ci sono. Perché ?
L’organizzazione, il calcolo perfetto, la pianificazione : cioè la “macchina” produce questi frutti.
La tecnologia, il calcolo, la matematica e la burocrazia han preso il posto al buon senso e alla creatività. Se tra il personale qualcuno riflette troppo,… lo licenziano. Com’è capitato con un giovane canadese di una ong tedesca: finito l’orario di lavoro, lui si dava da fare, incontrare e vedere meglio; lo hanno licenziato “devi fare solo quel che decidiamo noi !” E anche il giovane francese di “handicap”
Avete già capito che OLK esce da quello schema: è una ong diretta dalla moglie del presidente, è meno organizzata quasi privata…; sicuro che ci fanno un po’ di propaganda ! ma è sopportabile, e comunque arrivano fino in foresta.

Campionati mondiali in Sudafrica.
Anche noi in piena foresta li vediamo; addirittura su “grande schermo”. E con una grande gioia.
Abbiam cercato su tutti i canali a nostra disposizione: Arabi, Francia, Spagna, America. Finalmente abbiam trovato la TV del Congo-Brazzaville: lì ci trasmettono tutto, e per tutti, e gratis.

Ma tutti gli altri nulla !
Cosa sta succedendo ? dobbiam dire che ora le TV si sono meglio “organizzate”?
Il “tutto si paga !” acqua, immondizia, aria che respiri…, non ha ancora invaso l’Africa. Ed allora il Congo trasmette; e noi vediamo, e vede anche chi non ha soldi.
In Africa c’è ancora gratuità, umanità pura e semplice, come quella che mi insegnava mio nonno ed anche mia madre…
Anche se qui arrivan messaggi di questo tipo:
“gratis non è educativo”,
“i servizi van pagati”.
Parole forse vere, ma applicate meccanicamente, anzi mettendoci trappole e menzogne e… catene.

ATTESE
Il container è arrivato a Beni, dovremmo riceverlo martedì, a Kimbulu. Questa volta è proprio l’ultimo.
Mercoledì iniziamo anche la stagione delle “visite” estive. Aprono la serie i genitori di Elisa, Giorgio eD Anna Maria, con Angela. Grande e simpatica attesa !
E domenica, subito dopo, il duo calabrese, Antonello-Giuseppe.
Poi vi mandiamo in Italia Concetta.
Uno viene ed uno va. Così fino a metà settembre.
Sono i giorni più belli: Africa – Italia, tradotto in linguaggio umano. Nord-sud espresso con la vita. Sentimenti e cuori, e non solo progetti.

E’ bello vedere il mondo da questa finestra !
Ho citato solo due fatti, in mezzo a tanti altri; forse per alcuni non son neppure “grossi”; Ma fan pensare.
Ho l’impressione che le nostre società più si organizzano e più… si fa marcia indietro, cioè “perdiamo”. Più organizzazione, e meno libertà, meno creatività, meno gratuità…
Si vuol costruire, e si sta costruendo,
una MACCHINA perfetta ed incantevole.
Ma io preferisco Muhanga, nonostante fucili e imboscate,
(che sono il carburante e l’inquinamento di quella macchina):
a Muhanga c’è tanta gente e tanta natura!
E sono più visibili donne, uomini e bambini
…. E Dio

Carlo Carretto, che pur guardava dalle finestre di Spello, in Umbria, ha scritto una riflessione che dovrebbe farci pensare molto di più…
Povertà significa fiducia in Dio …..
Libertà di esser legato ancora alla natura,
di non esser soltanto attaccato ad una banca
o ad un sistema economico.
Non c’è nulla che uccida di più…
che la presunzione di aver risolto ogni cosa
sul piano umano,
e di non aver più bisogno
di dire il “Padre nostro”
perché, …tanto ce l’ho !
Attento, non è detto che il tuo pane,
quel pane che ti procurano gli uomini
sia tanto sicuro!
può darsi che sia meno sicuro
di quanto credi…
padiri G
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