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GIUSTIZIA o RICONCILIAZIONE ??

Vi avevo promesso una sintesi della situazione attuale, dopo le votazioni: eccomi.

Non solo cronaca, ma …il mondo visto di qua.

Non tanto un susseguirsi di singoli fatti, che qualcuno sceglie ed adatta al pubblico che si lascia manipolare (lo sappiamo tutti !); ma, voglia di riflettere sul… mondo, la vita.

La cronaca potete conoscerla di lì ! tutti avete ed abbiamo i mezzi per fare questo, forse è solo il tempo che ci manca.

E questo dobbiamo riprendercelo, oggi non ci sono scuse; se vogliamo vivere da uomini onesti in questo mondo, non è ammissibile guardare le notizie TV, come si guarda il “menu del giorno”, che il cuoco prepara con cura, per “chi ha altro da fare”!

Tocca a noi, piccoli ponti, colmare le lacune.

Dopo quel che l’Europa ha fatto in Africa e all’Africa (e continua a fare), non è giusto lasciar vivere la gente senza sapere cosa capita qua. Altrimenti ci troveremo sempre di più, tristemente tristi in una triste società.

Quando ci guardiamo attorno (anche in casa), ci accorgiamo quanto sia pesante vivere con gente manipolata, menata, che beve tutto.

Qualche anno fa, l’amico Daniele Arghittu iniziava un giornale nuovo, “non per raccontare cronache -mi disse- ma per riflettere sulle cronache”. Veramente un bel lavoro!

A Muhanga la gente non vive bene; è duro.

Il gruppo ribelle nduma è ancora qua coi fucili; la violenza e i soprusi con le umiliazioni resta pane quotidiano.

Ieri durante una partita al pallone (le stiam riprendendo) due ribelli circolavano tra la folla per estorcere il “pagamento” agli spettatori; un gol non digerito e son partiti tre colpi di kalasnikov; tanto per dirne una.

Comunque siamo molto più tranquilli; non ci sono più le grosse sparatorie o gli scontri con altri armati; molti gruppi ribelli non li vediamo più.

Siamo ben lontani da una vita “normale”, ma qualcosa muove.

Ricordo quando nel Sudafrica c’era l’apartheid, io ero studente, e tutti noi guardavamo quel mondo, con attenzione; molto di più che adesso. E Mandela era ancora in prigione.

Tutti eravamo certi che il cambiamento sarebbe passato attraverso un mare di sangue, ci pareva inevitabile. Nessuno credeva possibile altro. Ciò che la gente subiva da anni, e tutti vedevamo, era troppo !

Era giusto "fare giustizia!"

Ed invece Mandela, africano genuino, seppe preparare il miracolo, ed il miracolo ci fu.

Lui scelse un'altra parola: riconciliazione.

Lo leggiamo anche nel Vangelo: è questione di terreno! in un terreno buono ed accogliente i frutti son diversi.

A ottant’anni mi sento di dire che, in questo nostro mondo, i semi ci sono, molti e buoni, ed ovunque; ma la società africana, ancor molto visibile nei villaggi subsahariani, ha saputo coltivarli e conservarli meglio che in Europa e America, non li ha svenduti: la terra africana resta comunque e sempre un terreno diverso. E’ per questo motivo che coloro che vengono qua si trovano bene.

Quel che stiam vivendo in Congo, anche a Butembo e Muhanga, in questa guerra, in questo dopo-votazioni, è su quella linea, siamo in Africa! anche se i “personaggi” non sono della statura di Mandela.

Le votazioni sono state un imbroglio totale per la gente, sono state una farsa per i “burattinai”: i grandi del mondo avevano altri scopi da raggiungere; e l’alta tecnologia è stata provata, in piena foresta; forse agli ”inventori” bastava quello.

Ora tutti insieme sembra stiano rimestando nel pentolone: Europa, America, Cina, Africa; ma siamo in Africa! e insieme si cercano le strade... con incontri, accordi, dialoghi, riconciliazione.

Tshisekedi (dell’opposizione, scelto da chi?), Kabila (scaduto, ma con la sua cricca, attiva più che mai) vanno a braccetto; e Fayulu (che ha avuto il 60% di voti) circola senza lanciare i fulmini, made Usa o Nord-corea.

Anche se non siamo proprio tra gli angeli del paradiso, funziona !!

e molto meglio che nei regni dove “si fa giustizia!”, e dominano il parrucchino arancione, i baffetti neri, guanti bianchi e tappeto rosso.

La cosa che più mi incanta qui in Africa, e lo vedo ogni giorno, è questa: l’uomo non si schiaccia, non si elimina; l’uomo, si fa di tutto per ricuperarlo.

Metodo Mandela. Metodo Nyerere.

Funziona !! e funziona meglio che la giustizia francese, giustizia italiana, giustizia americana.

Lo trovi in famiglia, nel villaggio, … e in politica.

Riconciliazione: nel “nord” diciamo che non è possibile, non è ragionevole, è da ingenui…

Qui, nessuno grida che “non dormirò finché giustizia sarà fatta!”.

E questa è già una differenza!! una grande differenza!

Tutte le previsioni apocalittiche del prima, del durante e del dopo votazioni non si sono attuate; grazie a Dio e certamente grazie al terreno africano.

Cosa stia avvenendo non è facile capirlo. Si lavora, e la popolazione è più tranquilla.

Ci si muove tra uomini, anche imbroglioni; ma uomini !

Non "star" da Hollywood.

Nessun giustiziato. Nessuno benedetto.

Siamo ancora in travaglio; ma ho più speranza, proprio perché siamo in Africa, dove l’umanità, con le sue pecche ed i suoi valori, è viva ed efficiente.

Sul libretto abbiam scritto “profumi d’Africa”.

Non odor di paradiso; ma odor di terra arata.

Per semi di tolleranza, perdono, umanità, dialogo, accoglienza: semi di vita.

padiri G.

foto di gruppo col il presidente della "società civile", ed il comandante Tondeuse dei ribelli  nuda

La "société civile" di Lubero circola per contattare i gruppi armati ancor attivi: un bell'incontro col generale Tondeuse e la popolazione nostra....

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