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ripartiamo

Il giorno 16 rientro a Muhanga. All’ultimo momento si è aggiunto Pietro; é stato bello questo suo... decidere in quattro-e-quattrotto: partiamo !

Poi il 30 settembre arriverà una prima delegazione in gruppo: Elia, Rossella, Giovanni il lungo, Concetta. Tutte timide riprese di un cammino conosciuto e non abbandonato.

Forse è bastato questo scatto iniziale per… risvegliare tutto l'insieme, che non é solamente una partenza; il tutto mi sembra sia molto di più: il ponte Lukanga, Muhanga, Modica, Massa, Pinerolo, Roma, Nichelino,… é ancora vivo, ed i segni riprendono.

Poi ci saran altri, qua e là, Bricherasio, Modica, Luserna: …personaggi, attori che vengono per unirsi alla nostra bella avventura-proposta; vi dirò i nomi e le date.

Non dimentichiamo che tocca a tutti di dare il primo colpo d’ala.

Queste possono sembrare, e lo sono, una minuscola notizia.

Ma noi sappiamo il valore dei segni; i segni sono insostituibili per poter leggere la vita,

ed anche per trasmettere quel che vogliamo dire e dare:

ci siamo cercati, ci siamo conosciuti, abbiam camminato insieme!

Muri, piccoli e grandi, che possono crollare, e di fatto crollano; distanze superate, mete nuove, incontri possibili; e piccoli ponti che rendono la vita di questo mondo più vera, più valida, e sicuramente più gioiosa.

Per noi credenti, si tratta di costruire un mondo che risponda al disegno di Dio, cioè quel Dio vuole, un mondo in cui LUI per primo si coinvolge.

Piccoli, invisibili, anche inosservati, ma semi vivi. Sappiamo che germoglieranno, fioriranno, molti ne gusteranno i frutti.

Ed allora: … seminiamo!

Sì! c’è l’ebola, purtroppo.

Ma …,date un’occhiata a queste cifre:

Ebola: 1.800 morti, in 12 mesi (dall’ agosto 2018).

E c’è anche il morbillo: 2.700 morti, in 8 mesi (dal gennaio 2019).

Il morbillo ha infettato 145.000 persone, (gennaio-agosto 2019).

Tra agosto 2018 ad agosto

L’ebola ha infettato2.570(in un anno): 770 guariti + 1.800 morti.

C’è da chiedersi:perché in Italia si parla di ebola e non di morbillo?

A Butembo un milione di fratelli e sorelle ci convivono.

Come in Italia si convive con qualcosa di peggio: cancro provocato da inquinamenti e cibi manipolati, incidenti con le macchine.

A Muhanga ci sono ancora i fucili.

Però, come già dissi, gli scontri tra i vari gruppi ribelli sono diminuiti moltissimo. I ribelli nduma sono ancora a Muhanga, ormai da più d’un anno; loro dicono che stan lì per proteggerci.

Come …la pistola in casa, per l’autodifesa: decreto sicurezza !

Ognuno spiega con le parole che gli piacciono.

Ma non è solo nel Kivu che ci son tanti pericoli, purtroppo.

Le isole bruciano, l’Amazzonia brucia ed ora anche la nostra foresta (così dicono); che ne sarà del grande trasformatore di CO2 – ossigeno?

Distruggiamo un po’ tutto, solo per voracità: produciamo di più e consumiamo, consumiamo e produciamo, così il PIL sale….

Bisogna reagire! e noi, con i ponti nostri, reagiamo a modo nostro.

Ma, attenti ! Siamo degli ingenui se pensiamo che questo bombardamento di apocalissi sia fatto per tenere noi al corrente.

Un consiglio ai vari TV e giornali: invece di bombardare noi punzecchiate e forzate tutti ‘sti G7, G8, G12… sarebbe molto meglio.

La paura generalizzata crea reazioni nella gente. Ed è questo che interessa loro.

E noi ci caschiamo.

Furaha coi figli tutti giorni va ai campi; quel giorno, Matteo, suo marito, è andato anche per fare qualche foto: gli ho detto che voglio immagini di vita nel villaggio, ne ho bisogno, io e voi; tutto lì.

Come sapete Muhanga è uno delle migliaia, milioni, di villaggi…Questo mondo é così, per vivere: è faticoso, sorridono! Gioia genuina, guadagnata, protetta.

Qui spesso mi sento come in fondo ad un pozzo, guardo sù…, ma com’è piccolo sto cielo!

Bimbi nostri e vostri. Ilbuidel mattino (papetta) è pure un buon deterrente, ma alcuni genitori se li portano a Musiya, usati per setacciare oro e coltan. Capite perché la guerriglia non finirà domani?

La domenica!

Come si può far finta di nulla? Tyerri, Marcelina, Prosper che animano quella sala, spoglia ma piena, e voglion sapere cosa dico qua, per dirlo anche là. Come non sentire il disagio.

Il nostro caro JANVIER se n'é andato, dopo lunghe sofferenze.

Un vuoto grande a Muhanga: fu uno dei pionieri, pieno d' entusiasmo; un rande vuoto non solo per Clementina, Mathias, Nzoli, Miracle, Tuungane, Vangi..., ma per tutta Muhanga; lui che aveva realizzato tanti bei sogni: uomo coraggioso !!

La Monusco si risveglia un po' pure lei: l'onu che dovrebbe proteggere la popolazione, ogni tanto si ricorda che dovrebbe proteggere.

padiri G

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