OGGI
Le notizie, en bref et en immages, così dice la tv francese France 24, la tv du monde, come le piace autodefinirsi, con modestia.
Immagini e due parole buttate là, al posto di pensare e rifletterci sù, con calma. O addirittura scegliere una notizia e nasconderne un’altra per secondi fini.
Ridurre così le notizie sulla vita di questo mondo, non é tanto da homo sapiens.
Anche per questo motivo, al mattino vado volentieri a cercare che cosa dice o che cosa fa papa Francesco. Lui non è uno che ripete schemi fissi, senti che é un uomo vivo, pensa e cerca: sa dire cose nuove, pensate, originali e … poi fa dei gesti.
Tale premessa per scusarmi in anticipo: oggi mi limito anch’io a qualche immagine, in breve. Sempre però con la voglia di scambiare pensieri, manifestarli, accogliere le reazioni e stimolare la ricerca. Pinerolo, Modica, Massa, Roma… non sono accessori, sono anche miei. Muhanga, Bunyatenge, Nord Kivu… non sono accessori, sono anche vostri.
E’ passato un anno da quando abbiam avuto l’ultimo attacco in grande, dai ribelli cheka, il 16 settembre, mentre Luisa ci stava disegnando un bel murales. L’esercito fardc che arrivò qualche mese dopo é ancora qua a proteggerci, ma non ha più quel volto umano e solidale dei primi tempi. Fucili in mano, sguardo truce; quando vogliono qualcosa é meglio darglielo. Ed i ribelli cheka non son lontani di qua. Di conseguenza, le centinaia di rifugiati ancora non se la sentono di tornare a casa loro, o raccogliere nei campi quel che hanno coltivato.
Nel dispensario i bambini ricoverati son troppi. Molti li riportano a casa. La settimana scorsa sono morti due, ieri mattina un altro.
Abbiam deciso di allargare la chiesa, che fa anche da sala riunioni, un po’ per necessità e un po’ per occupare il tempo ed i pensieri. La prolunghiamo di 6 metri. Trasporto di mattoni e sabbia, zappe e palate per sistemare il terreno. Questi lavori comunitari son sempre molto belli e ci ricaricano tutti.
In Burkina Faso c’é stato un colpo di stato. A Brazzaville, a Kigali, a Kinshasa… il presidente briga un terzo mandato. Se ciò non provocasse sempre disordini e sofferenze a questa povera gente, ci sarebbe da ridere.
Preparatevi ! vedrete questo scenario e sentirete queste parole ripetersi con una precisione matematica; uno schema fisso che passa da una nazione all’altra :
– Votazioni
– referendum per cambiare la costituzione
– presidente che vuole un terzo mandato
– colpo di stato
– un po’ di disordini e di morti, e poi si trova una soluzione
Non vi dà l’impressione di qualcosa preparato a tavolino ? un menu pronto.
Troppo uguali, troppo omogeneizzati, troppo clonati E difficile credere che sian nati spontaneamente; sanno troppo di OGM !! é difficile credere che nascano in Africa.
L’ Africa produce frutti più esotici, più naturali, più originali: come Francesco !
E’ dal 1960 che si vedono ripetere queste messe in scena.
Ci sono troppo pochi Nyerere, troppo pochi Lumumba, Sankara, Mandela…
E « dal mondo » che notizie ci arrivano ?
Gente che scappa dalla Siria, Libia, Iraq… in cerca d’un posto per vivere in pace. Guardatele bene quelle scene impressionanti: le vedete perchè sono arrivate in Europa ; ma non dimenticate che l’Africa le vive da anni le abbiam vissute e non é ancor finito… ; non dimenticate ! anche se qua i reporters non ci sono.
Non abbiamo provocato quei fiumi di parole a Bruxelles ; e neppure quei penosissimi commenti della brava gente, che dice che …vuol vivere in pace.
Ma ce lo chiediamo quali sono le cause ?
padiri G.
