- 28 ott 2015

cielo rosso… farà bel tempo

I secchi colpi di zappa qui fuori, davanti alla tettoia, mi attirano. Li sento come un richiamo e un messaggio che non posso tener per me; debbo concedermi qualche minuto per …contemplare e comunicare, con voi. Mi prendo anche la macchina fotografica.

Sento sempre più coinvolgenti le osservazioni di Gesù …. « sapete giudicare l’aspetto della terra e del cielo, come mai questi tempi non sapete giudicarli ? » (Lc. 12,55) Ci rimprovera, anzi ci chiama ipocriti, quando non lo facciamo.

Oggi abbiamo la metereologia della tv, certo ; ma volete metterla in confronto con le nuvole che i nostri nonni ci insegnavano a guardare e a leggere ?

Ed é vero! se ci mettiamo veramente sul chi va là i segni son proprio molti : quelli che riempiono i miei occhi qui attorno tutti i giorni, ma anche quelli che arrivano di lì, quando apro la TV francese -scandalosamente limitata e tendenziosa- o quando apro internet e leggo qualche giornale.

L’ho già detto : leggere quel che succede nel piccolo mondo chiamato occidente , guardandolo da questa grande finestra che è Muhanga, un miscroscopico villaggio nascosto nell’enorme Africa… é qualcosa di formidabile, di immenso. Quanto mi piacerebbe farlo come… compito quotidiano, ma con qualcuno di voi : come servizio al mondo.

Anche un buon osservatorio astronomico non lo fanno in città, ma si cerca un posto privilegiato, in disparte, aria non inquinata, silenzi, lontani dalle autostrade… altrimenti le stelle non le vedi bene. E se non guardi ognitanto le stelle ed il cielo, come fai a capire la terra?

Safi, sorella di Leona, con Cesarina già ieri mi avevano chiesto se potevano zappare questo pezzetto di terra. Ed ora son qua che zappano.

Safi e Cesarina sono poco più che adolescenti, vanno alle scuole medie. Scoppiano di ilarità, corrono, danzano, giocano al pallone, gioia di vivere; ne hanno l’età.

Ma spesso sono anche pensierose, lo vedo, e ne hanno motivo.

Mi dicono che vogliono zappare. Non mi sembra che sia solo la voglia di fare (quel fare che spesso contesto all’occidente), e neppure cercano di guadagnare due soldi.

Le guardo, le osservo, me le contemplo queste due ragazzine poco più che adolescenti ! Zappare, come danzare, é la vita ; e loro vogliono vivere , anche tra le mille costrizioni che incatenano il terzo mondo. Due ragazzine che per occupare il tempo e vivere la vita zappano un pezzetto di terra, e te lo chiedono come un favore.

Il lavoro manuale che ha valore in se stesso.

Mi fan ricordare una frase di Carlo Carretto : « non c’é lavoro ? non fatemi ridere ! forse mancano i salari, ma non il lavoro. Andate nel terzo mondo e vedrete quanto lavoro si può fare… »

Hanno cominciato a zappare verso le 3 e finiscono alle 6, 30 solo perché é già buio.

E allora penso a Silvia, Giulia, Marta…, altre ragazzine, figlie dell’occidente.

E mi tormenta la domanda : perché tanta disuguaglianza ?

Spesso anch’esse costrette a sognare :… modelle, reginette, campionesse, missitalia. Per carità …! non tutte certo, ma quante !

Quanto sarebbe bello metterle vicine a confronto, o meglio in comunicazione, queste ragazze. Son sicuro che cambierebbero molte cose nel mondo.

d. Corrado il mese scorso era qua a Muhanga ; anche i ragazzi, le mamme e i giovani hanno avuto la stessa impressione : non sembra un sacerdote eccezionale; ha doti umane semplici e profonde che contengono una fede seria, visibili a Muhanga come a S. Pietro di Modica.

Ora… ! che papa Francesco, la Chiesa, lo scelga come Vescovo di Palermo, Arcivescovo !, scavalcando le prassi comuni, mentre gli apostoli discutono fra di loro per strada…o nei corridoi , è questo il fatto eccezionale.

Gesù,… entrato in casa chiese ai discepoli : «Di che cosa discorrevate per strada ? » …essi tacevano perché avevano discusso tra loro chi fosse il più grande. … Gesù chiamò i dodici,… e preso un bambino lo pose in mezzo a loro…

Svolta nella nostra chiesa, o ritorno alle origini ?

Quando in passato d.Corrado era vicerettore del seminario, con il rettore d.Saro (oggi Vescovo anche lui), organizzarono gli esercizi spirituali per i grandi seminaristi di Noto, non li portarono a Camaldoli o a Roccadipapa, ma scelsero gli alberi sulla collina di Lukanga .

Sento dire anche di un altro amico del Kivu, d. Matteo ! arcivescovo a Bologna….

Segni ! chi li semina c’é ! basta saperli vedere e leggere.