COSE INSIGNIFICANTI
- giuseppeaurea
- 10 ago 2010
- Tempo di lettura: 2 min
Ormai lo sapete: in passato erano molti, e oggi ancora qualcuno ce lo chiede: “ voglio venire in Africa, ma che cosa posso fare?” voglio fare qualcosa…, voglio essere utile…, che cosa posso insegnare…

Guardate Michele; lui è un avvocato ! è lì con una lunga fila in attesa; quando arriva il turno, lui afferra due braccine, solleva in alto e le rimette un metro più in là. Tutto lì. Un sorriso, un gridolino, e… giù di corsa, di nuovo in fila ! E così per un’oretta; lo ha fatto ieri, oggi…
Stassera, a letto Michele ripenserà la sua giornata: non so se la sentirà come una “giornata piena”, come quando è in tribunale a Torino, o forse anche di più; io non gliel’ho chiesto, potete chiederglielo voi.

Con tanto di cartellone, Matteo con tutta la squadra degli ospiti, ha organizzato il campionato di pallone per i nostri ragazzini . Sei squadre: pigeon vert – réal – Muhanga sport – lututu (polverone), -Italia – miracle.
Magliette variopinte, palloni, pantaloncini;
tutto impachettato e ricuperato dentro il container appena arrivato;
tutto “usato”, per la fugace gioia di qualche squadretta in Italia;
tutto ricuperato e rivalutato qua, in un campionato con tanto di finali e semifinali … E’ ancora l’Africa che ridà vita a cose che un certo mondo ha declassato, come roba finita, morta….
Ed i nostri ospiti han contribuito con un pizzico di organizzazione …

Stamattina, prima della Messa mi hanno recapitato una lettera, scritta con tutte le dovute formalità:
“caro padiri, …noi ragazzi di Bunyatenge ci siamo molto meravigliati, perché ci hai privato del campionato che hanno fatto per i ragazzi di Muhanga. Allora ti preghiamo aiuta anche noi, almeno con un campionato un po’ più piccolo…”; ed hanno concluso con un: “abbi compassione di noi…”

Pensavo alle parole del vangelo: Gesù che sente compassione per la massa di gente abbandonata, non considerata, non presa sul serio, senza valore…; “come pecore senza pastore”, dice Lui; in attesa che qualcuno le aiuti ad organizzarsi, a fare qualcosa insieme… E’ la situazione di molti villaggi in Africa, e anche della nostra gente di Muhanga.
Ha bisogno di poco, di qualcuno..: e lei muove, lavora, gioisce…; e sa spostare le montagne, e anche fare miracoli…

Non leggete il libro di GIOBBE, o i PROFETI, o L’IDIOTA di Dostoevskj, se subito dopo intendete tornare alle vostre mode. Lasciateli piuttosto al futuro oppure al silenzio delle biblioteche.
Chi scrive questo è niente meno che Lenin.
Mi è venuto spontaneo l’accostamento, sperando che Lenin sia d’accordo: non venite qua in Africa, a Muhanga, se subito dopo intendete ritornare alle vostre abitudini, senza nessun cambiamento… ! Stesso modo di vestire, di mangiare, di comprare, di spendere…
L’ho pensato e lo scrivo perché molti di voi ce lo dite: “adesso che l’Africa ha un volto e si chiama Katembo, Prosperina, Oliva, Adrien…. io non sono più come prima; anche i miei amici me lo dicono ”.
Deve essere così !!

Alla Messa questa mattina abbiamo battezzato 16 splendidi bimbi: Dio non si è ancora stancato degli uomini; …specialmente qua in Africa.

A Bunyatenge gli ultimi ritocchi e la chiesa di “S.Giorgio” è terminata; addirittura con un affresco. La inaugureremo il 22 agosto.

Desanges è ritornata a casa.
Ha avuto il coraggio di fare marcia indietro.
L’altra sera è venuta alla preghiera con i wahubiri: era felice.
Padiri G.
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