cronaca
- giuseppeaurea
- 27 gen 2009
- Tempo di lettura: 8 min
Tutto il nostro apparato tecnologico di comunicazione si trova a Muhanga…
e Muhanga da qualche settimana è deserta; peggio, è invasa, occupata, dai soldati di FARDC.
Concetta e Gabriella si trovano a Kimbulu, impegnate in un vai e vieni senza fine: sentire l’Amministratore di Lubero, contattare quei dell’Onu e soprattutto ricuperare la nostra gente, di nuovo sbattuta fuori casa e sparpagliata tra gli alberi e i sentieri di Kasuo, Mbimbi, Kitshumbiro…; ho chiesto che scrivessero un po’ di cronaca, la lascio così com’è, i miei commenti sono in giallo.
Di là si sente la necessità di far conoscere.

Scriviamo tutto anche perché può servirci come sfogo…..
Lunedì 12 – Giovanni, Marco e Mary sono ancora con noi a Kimbulu, nel pomeriggio arriva una voce“allontanatevi dal villaggio…, i militari devono combattere”.
Qui è tutto folle!!! la gente di Kimbulu, come tutti noi nel Kivu, non ha bisogno di molti segnali: basta un nulla ed eccoli qua davanti casa, genitori e bimbi, con grossi fagotti in spalla che vanno…, dove?… un bananeto, un po’ di alberi, sulla collina…, l’importante è allontanarsi: arrivano gli elefanti e l’erba sa già che fine farà…
Giovanni fa delle telefonate…; la FARDC si sta organizzando per riprendere le postazioni dei mai mai.
Decidiamo di andare a dormire a Butembo; le barriere domani mattina ci farebbero perdere l’aereo.
Martedì 13 – Concetta ha messaggiato tutta la notte con Matthias che si trova a Muhanga; sono tutti sulla collina vicino la casa di Mbusa anche là hanno paura che arrivino i militari; sentono spari che provengono da Mbingi.
I nostri rientrano in Italia, io e Conce completiamo gli acquisti di cibo per avviare la mensa scolastica e ci chiediamo come faremo ad arrivare col camion a Muhanga. Ok! Andremo a Lubero per chiedere all’Amministratore o alla MONUC di scortarci fino a casa o darci un foglio perché i soldati che sono a Mbingi non ci prendano camion e cibo….
Mercoledì 14 – Sto per uscire in macchina dal cortile ma si vedono movimenti strani, gli scolari della scuola sono tutti fuori, corrono all’impazzata, Mastaki mi ordina di rientrare alla svelta ed io eseguo…. “Andiamo, nascondiamo la macchina sulla collina dove c’è la casa del dott. Mundama“; ora capisco: è arrivato l’esercito per scacciare il gruppo dei mai mai (30 “pillirini” diremmo noi siracusani); mi sembra di vivere un’ esercitazione CRI – cerco di pianificare…, sono alla guida ma non saprei dove andare, ed ecco il miraggio, Adbon…. Scendo dalla macchina e gli mollo la guida.
Entriamo di nuovo in casa io e Concetta prendiamo l’indispensabile…, il mio zainetto,…il satellitare, che da giorni non funziona, saliamo in macchina, davanti la porta ci sono tutti: Sakombi, Gori, Pista e ….. non hanno i soliti sguardi, ma ci sorridono per incoraggiarci cercando di mostrare calma – Gori e Justin partirai poi per Lukanga; nel giro di 10 minuti Kavira la dentista, Pista e Sakombi smontano tutto e mettono dentro il container: fotocopiatore, radio, tv, computer sterilizzatrice ….
Salgono al volo in macchina Solange con 2 bimbi e Giorgina. Ci dirigiamo verso la casa del dottore, e si sentono già gli spari…. Abdon sentenzia“3 spari, questa è guerra!”… mi viene un nodo alla gola, il volto di Solange è terrorizzato, siamo in macchina al sicuro, attorno a noi mamme e bambini che corrono senza una meta carichi di tutto: materassi, casseruole e fagotti e valigie…; ed io con quello zainetto mi sono sentita una cacca…. Concetta continua a ripetere….”watoto, watoto… come faccio a portarvi tutti,… chi prendo?”
Ma il drammatico deve ancora arrivare, siamo in questa strada strettissima che Abdon solo ora mi riferisce che è senza uscita, ma io penso “meno male che c‘è lui“, ma che dico?! Si ferma, scende dalla macchina e dice “Gabri le chiavi sono dentro…“, e corre verso casa…, panico!!!
Non ci capisco più; accendiamo il satellitare … funziona!!! Chi chiamiamo? La schizofrenia ha colpito anche noi.
Telefoniamo a Marina “ciao Marina come stai?…. no niente, solo per dirti che stanno sparando e siamo scappati….”
Marina avvisa Giovanni e si attiva subito la rete: “contatta l’Amministratore!…”
Lui sa già cosa è successo – assicura che possiamo rientrare in casa – ritorna intanto anche Abdon, corre e mi ride in faccia come un pazzo, sa benissimo come mi ha lasciata…
“Sono salito sulla collina per controllare la situazione, … ah ah ah.”
Comincia il rosario di sms; ci dicono che a Muhanga sono scappati tutti in foresta. Costruiamo la “rete” coi nostri cronisti di guerra, Mathias, Madawa e Zawadi, una new entry inaspettata che si rivelerà importantissima….

Giovedì 15 – A Lubero l‘Amministratore ci aggiorna. L’esercito continua ad inseguire i mai mai, hanno occupato Mbingi; ora vogliamo a tutti i costi che la MONUC ci scorti fino a Muhanga….
I burocrati non sono tutti terribili…. L’Amministartore ci accoglie bene, è dispiaciuto per ciò che abbiamo vissuto, a Kimbulu è tutto finito, sa che i soldati sono a Mbingi e che non arriveranno a Muhanga, meglio non muoversi, chiama il Maggiore Indiano della Monuc nel suo ufficio, non solo gli chiede di scortarci ma di fornirci viveri per la popolazione che si trova isolata.
Il Maggiore, che conosciamo già, assicura che ci scorterà, possiamo lasciare il nostro camion ci darà i suoi, ma ci chiede tempo per organizzare, verrà lui per informarci. Torniamo a casa più sereni….
Tutto tranquillo? Magari…! Mathias telefona da Muhanga: hanno sentito gli spari di Mingi, hanno saputo che i militari arriveranno fino a Muhanga;… si sono tutti dispersi nella foresta…, notizie di nessuno…, Françoise, le infermiere, Mbusa, Fazila, Drosella…… il villaggio è vuoto…..
Venerdi e Sabato 17 . Giorni terribili! L’esercito “regolare,Fardc” è arrivato a Muhanga, un migliaio! Zawadi è l’unico a rimanere nel villaggio, nascosto, si sposta dalla cisterna al dispensario, alla casa di Mbusa, sottovoce ci fa la telecronaca …, pare che la missione non è stata toccata, hanno risparmiato casa e dispensario, ma tutte le capanne sono state aperte; e a lui, Zawadi? …è triste, preoccupato, gli hanno preso il materasso…. Non si sa niente degli altri.
Françoise con sms mi comunica, qua a Pinerolo, che lei, con Jeannine ed altri, si trova a Bimbi; lo dico a Concetta e Gabri ,
ma … abbiamo saputo che i militari sono arrivati a Bimbi e hanno picchiato tutti….
E poi, Fazila, Drosella, Mbusa… dove sono?
Domenica 18 – Andiamo a Messa alla missione di Kimbulu siamo, scoraggiati,… che fine avranno fatto i nostri?

Da 4 giorni senza notizie…
Sms a tempesta su tutti i telefonini;… il telefono di Fazila squilla…, non sa usare ancora il telefono e si stacca.
Solange invece riesce a parlare con Jeannine,… sollievo…, sono insieme a Kasuo 45 km da Lubero, 10 famiglie, 54 persone, sfiniti; in cammino da 5 giorni. Ancora telefoniamo che già Abdon, Muhindo, Freddy, Kambale hanno preparato il camion.
Sono le 12: Concetta è in fermento, le ragazze si organizzano per preparare da mangiare per tutti….
Io parto con il camion, non che servi a molto ma un muzungu a bordo forse è utile alle barriere lungo la strada….
Non pensavo che 75 km fossero così lunghi…! Sentiamo che i nostri si son rifugiati all’università di Kasuo.
Abdon è preoccupato, perché la barriera di Lubero chiude alle 18, rischiamo di trovarla chiusa al ritorno. Arriviamo al bivio: a destra 7 km per Kasuo, a sinistra 7 Km per l’università…, dove andiamo? Abdon comanda: Kasuvo! Concetta li avrà avvisati.
A Kasuvo non li troviamo; l’università è sulla collina di fronte: c’è la strada ma c’è anche la scorciatoia…
Un problemone per me, un nulla per loro: Freddy e Muhindo vanno a piedi, e noi con il camion prendiamo la strada.
Arriviamo!… sono tutti lì… se ci foste stati pure voi!! la mia voce trema, commozione, tristezza, gioia …tantissima.
Fazila in testa a tutti urla come una pazza RAFIKI!! Ci sono Gerlas, Heric, Mumbere, tutti i bimbi urlano, eccetto Gloria che mi si avvicina timidamente, e Grace che mi fa il sorrisino… a distanza.
Sono tutti zuppi, nella notte ha piovuto; guardo i loro volti, Françoise e Jannine i loro fantastici sorrisi non riescono a nascondere corpi provati…pesanti.
Drosella è molto giù, Florance è distrutta, incinta, con i 5 figli, ha visto tutto questo senza il marito, Alexandrina meravigliosa come sempre, è riuscita a mantenere la serenità dei suoi figli durante tutto il tragitto, ed il marito Salongo mi abbraccia, per lui ritrovare il camion è già tutto riposo: è stato lui a supportare fin qua la bella carovana; Bonnè lascia in salvo la famiglia sul camion e rientra a piedi a Muhanga; Mumbere il giovincello falegname ha in mano cacciavite e sega i suoi beni più preziosi; Wilfrida col nipotino in braccio, la mamma ci morì sul letto parto.
Tutti tutti tutti raggianti di gioia, si sentono in salvo.
Però, non tutti! Il giovane Katembo, insegnante, e Mbusa, … il volto terrorizzato: non riescono a controllarsi.
Ma non c’è tempo da perdere, Abdon è felice ma bisogna tornare indietro e sta facendo buio…. Tutti sopra il camion; c’è di tutto: casseruole, materassi, ci sono anche 3 caprette, bottino scampato…, e via! i più grandi con le gambe a penzoloni fuori dal camion per dare più spazio ai bambini. La strada al buio diventa ancora più tremenda, ma il mitico Abdon va avanti, ride e ironizza su tutti però … che ne sarà della barriera? cerco di tranquillizzarlo “…ci son io sul camion… o allora mi metterò a piangere davanti alla porta della MONUC.
Cerco di inviare sms a Concetta ma non riesco…; poco prima della barriera sms di Concetta, “telefona all’amministratore; ” provo più volte ma non risponde; Abdon mi consiglia di scrivere questo sms che lui detta… “il camion del Padiri Giovanni è alla barriera carico di rifugiati ”.
Arriviamo alla barriera, sembra notte fonda, un militare sballatissimo ci urla di tornare indietro; Abdon cerca di spiegare … rifugiati … missionari; niente da fare, dice che di missionari ci sono solo io, se vogliamo passare tutti gli altri devono scendere.
Il mio telefono suona, URRA’!!!! é l’Amministratore: rispondiamo, salutiamo e molliamo il telefono al “soldatino” che scatta in posizione di attenti e comanda al collega di aprire …
Arriviamo alle 22 a Kimbulu accolti dai flash fotografici di Concetta. Siamo tutti insieme, felici; un piccolo popolo di 54 sfiniti, provati, non riescono a camminare, Fazila si accompagna con un bastone, piegati in due: 75 km sul cassone di un camion in una strada inesistente, dopo tre giorni a piedi… Ma ora c’è una casa…, un materasso.
Lunedì 19 – Andiamo a Butembo: occorre preparare il rifornimento, fagoli, mais……
Martedì 20 – I nostri cronisti ci tengono aggiornati: purtroppo tutte le case di Muhanga sono state saccheggiate; le poche famiglie rientrate, sotto minaccia hanno dovuto dare ai soldati tutto il cibo che avevano.
Qui a Kimbulu la situazione non è serena, la Conce ha organizzato lavoro per tutti, per distrarre ….
Mercoledì 21 –Sempre con Abdon sono partita a Kitsumbiro, devo recuperare 500 kg. di mais.
Sono con Mbusa, Fredy e Kasereka, pensiamo di recuperare Imelda moglie di Kasereka con i suoi tre bambinie la nostra Elena. Zawadi ha detto che si erano incamminate…, non abbiamo trovato nessuno…..
A Lubero, piena di militari, l’amministratore dice che i soldati si stanno preparando per un operazione ma lui preferisce non parlare…; domani verrà per dirci cosa fare…
Stasera dopo la preghiera dei bambini: Kasereka, Giorgina e Muhindo vogliono sapere i nostri programmi, se non rientriamo ancora loro torneranno a piedi per cercare i famigliari… non hanno notizie… cerchiamo di dissuaderli…
Questo e tutto!
Noi siamo al sicuro ma questo povero Congo sembra non vedere vie d’uscita; ho voluto scrivere tutto …
Per la situazione politica basta cliccare qualcosa su internet; ma a questa gente a questo vero congo chi dà voce?
Durante questi giorni ho avuto modo di sentire i loro racconti, è meraviglioso !! con un po’ di aiuto puoi tirarsi sù il morale…, anche ironizzare.
Ovviamente solo chi conosce personalmente chi c’è dietro quel piccolo nome può capire….
La nostra Drosella, che ama esprimersi in francese, la conoscete …; dopo 2 giorni parlava solo più kinande e non dava più consigli…
Mathias e Kambaletto, giovani e con la mente sveglia, hanno ben pensato di portarsi dietro la radio trasmittente; peccato che Mathias sia fuggito da una parte con la fonia e Kambaletto dall’altra, con la batteria…, senza antenna…
E quanto altro ancora salterà fuori…
Tutto questo mi dà una conferma: la gente di Muhanga ha qualcosa in più… sono piùùù….
Pensate, Salongo e Bonnè che portano in salvo la famiglia poi tornano indietro a piedi.
Madawa che comunica con noi, in tempo reale, invia comunicati ad una radio di Butembo, denuncia ciò che accade nel villaggio, i furti dei soldati… : questo è senso civile!
Zawadi che passa le notti nascosto sotto gli alberi vicino al villaggio per darci notizie.
Manù e Bayoli che di notte dormono in foresta e durante il giorno girano per controllare le case di tutti….
Papà Katembo che invece di stare in casa sua dorme nella nostra perché non vengano a rubare….
E poi….
Questo potrebbe essere un elenco interminabile…
Lo so, la situazione non è rosea ma io mi sento felice : … stare qui con loro…
Ora sto veramente conoscendoli.
Gabriella
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