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CRONACA PICCOLA

  • giuseppeaurea
  • 19 mar 2013
  • Tempo di lettura: 4 min

L’uomo scopre nel mondo quello che ha dentro di sè,

perciò ha bisogno del mondo

per scoprire quello che ha dentro di sè

(Hugo von Hofmannsthal)


foto numero 1

Fedele compagno di viaggio, Gianni Novello è ritornato per la diciasettesima volta a Lukanga e Muhanga; come sempre è venuto con un gruppetto di amici; l’appuntamento di partenza è stato alla comunità di Romena. Giovani, come d. Adriano, e meno giovani come l’altro Gianni, curioso scopritore l’uno, paziente osservatore l’altro, qui sul posto hanno ricuperato Paolo ed Andrea .   Tutti con la stessa intenzione, cioè la voglia di mostrare che c’è un occidente diverso, che non è assente.

Camminiamo su sentieri diversi ma su uno stesso pianeta, e soprattutto con gli occhi puntati su un orizzonte …oltre.

Preziosi crocevia in cui ti incontri con gli altri e ti confronti.  Anche Muhanga è uno di questi crocevia, anche noi piccoli discepoli del Risorto, anche noi con tanta voglia di sentire e di raccontare che «… Lui è vivo !  l’abbiamo visto; è vero ! » : riconosciuto in tanti piccoli segni.


foto numero 2

Ce lo han detto così :

L’Africa per me era quasi un sogno, cose sentite o viste  alla TV.  Oggi invece è un fatto con volti di carne e storie.  A volte succede, come per l’isola che non c’è, pensi che esista solo nella fantasia, finchè non ti ci trovi dentro, ed allora non puoi più far finta che LORO non ci siano.


foto 1

E’ arrivato il container. Anche se dico sempre  « questo è l’ultimo », alla fine devo ammettere che non è poi così male cambiar idea.

Mesi di lavoro pesante per riempirlo ; ne sapete qualcosa voi, anche se non lo fate sentire, Marina, Alma e Fabrizio, Cesco, Mario, Ilario, Lino e persino Reynold… 

Una sola mattinata per svuotarlo. Con gioia abbiam tirato fuori un po’ di tutto, un rullo compressore, la campana di Fenestrelle, maglie e palloni che Marinella ha avuto dalla Federazione calcio, materiale elettrico di Tonino, strumenti per tutti, falegnami, muratori, meccanici…; cartoni e cartoni di abiti che le mamme di Luserna han selezionato con cura.

Un cassone pieno zeppo di fraternità.


foto numero 4

Hanno aspettato che arrivasse il container e poi sono partite col cuore tranquillo, Concetta e Graziella sono rientrate in Italia.

Cuore tranquillo…, si fa per dire.    Gli anni ci sono, la fatica anche, e le scelte che si fan giorno per giorno non sempre dipendono dalla sola volontà. 


FOTO  NUMERO 5

Prima di partire Concetta ha voluto piantare qualche fiore qui sulla veranda, è fiorito.  Uno, fra tanti altri…


foto bimbi abbraccio

Per esempio, un bel fiore lo è la bella sala di pediatria, per ospitalizzare i bambini; l’abbiamo costruita con l’aiuto di amici spesso anonimi e l’abbiamo benedetta tutti insieme.

Conce e Gra fatevi sentire anche da questa finestra ; non dimenicate che siete voi la voce di Prosperina, Devota, Katembo….


foto numero 7

Ormai da un mese la nostra collinetta a Muhanga è invasa da un mucchio di gente, e pure le nostre stanze: sono gli inviati degli organismi internazionali: Norvegia, Merlin, CICR, Unicef, Solidaritè….

E’ molto diverso da quando ci siete voi, però fanno novità.

Sembra che la UE abbia tirato fuori per il nostro Nord Kivu un po’ di soldi, qualcuno parla di 800 milioni; le ONG si son buttate sopra per toccarne un po’ e fare arrivare anche in foresta qualche briciola. 

C’è molto da dire su queste distribuzioni; ma a chi interessa sapere ?  tutto sommato qualcosa arriva, ed è un bel segno di attenzione.


E poi in quella massa ci sono persone interessanti; per esempio Jann, uno svizzero a capo di CICR.   Abbiam parlato a lungo della strada che loro ci hanno disastrato coi grossi camion, poi lui mi chiede ripetutamente a che ora abbiamo la Messa domani mattina, giovedì.  Mi ha fatto venire in mente Nyerere, il presidente socialista della Tanzania, che nelle sue tournées chiedeva sempre a che ora c’era la Messa domenicale, piantava lì tutti i protocolli e ci andava.  

Poi Jann si è messo a raccontarmi di sè: ha vissuto parecchi mesi in un monastero cistercense, come novizio; ma alla fine ha detto al suo superiore che sceglieva un altro tipo di vita, però gli piaceva rimanere ancora qualche giorno, ed il superiore gli ha risposto « tu puoi restare tanto quanto vuoi, ed anche ritornarci quando ti piace ».  Si è fermato ancora un mese.  E ci ritorna per alcuni giorni tutte le volte che rientra in Svizzera.  

Che aria ossigenata ! un superiore a cui interessa il messaggio più che il proselitismo; e lui che ricorda solo i momenti belli….   Anche in questa nostra povera e bella chiesa c’è chi fa primavera.


foto mutoto

Alle nostre famiglie danno coraggio e speranza queste presenze.  Perchè qui la situazione non è affatto buona: i gruppuscoli armati e disordinati si moltiplicano. Gente che continua a  scappare di casa, ancora gente che ha paura, ancora gente che non ha un domani, ancora gente che viene uccisa.

La scorsa settimana è stato ammazzato il nostro  Joseph Kanakake, un vecchietto di Kisharo; da anni si dava da fare per mettere una turbinetta nel villaggio, veniva fin qua ogni tanto, oltre 200 km fatti un po’ a piedi, un po’ con mezzi di fortuna, spesso derubato e maltrattato per strada. 

La grande cronaca è da tre giorni che parla del 5° soldato francese ucciso nel Mali, il nostro… invece è forse il 6 e un milionesimo papà ucciso, ed io sono l’unico che ne parla a voi.  Fa male vivere questo, tanto male, qui dentro !

A voi interessa sapere; ma è tanto difficile spiegare, ancor più difficile far sì che sentiate quel che sentiamo noi.


foto nuermo 10

Grazie anche a te, Papa Francesco : ci fai capire che anche le cose grandi se non diventano quotidiano rischiano molto, rischiano di non essere vita.

Quaresime e Pasque.

                                               Padiri G.

 
 
 

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