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dobbiamo andare in pubblicità


Avrà fatto impressione pure a voi vedere, il fotoreporter sulle strade di Ucraina: con la paura negli occhi si guarda alle spalle, perché sente gli spari e passano i carriarmati; in pochi minuti deve raccontare cosa sta succedendo… E dagli studi di Roma gli dicono, aspetta…dobbiamo andare in pubblicità!

*Stiamo parlando di guerra, e ti fanno vedere i morti lì davanti .

*Un pazzo vende il fucile da guerra, come se fosse un gioco di scacchi, ad un giovane che si mette a sparare sui bambini nelle scuole.

*E poi c’è il problema della sanità, del tipo di educazione nelle scuole, del lavoro …

Ed ecco che ti arriva la cosa più importante di tutto, che scavalca tutto e blocca tutto: dobbiamo andare in pubblicità.

Dobbiamo !!!

Qualcuno sente il “dovere di …”.

Rai 1 “sente il dovere di…”, anche Rai2, anche Rai3, La7, TV 2000…

Anche “la Stampa”, “il Corriere della sera”…


In tutto questo vociferare sui diritti dei bambini, diritti delle donne, dei lavoratori, di tutti…

diventa perlomeno curioso sentire quella frase: “dobbiamo andare in pubblicità”.

Si tratta di “senso del dovere”, oppure semplicemente ci sono cose doverose che non si possono tacere? cose di cui é vergognoso, è un delitto, non parlare!

Visto che il mulino bianco mi dà i soldi, io gli devo dedicare almeno 30 secondi di attenzione.


E se l’Africa mi dà il cioccolato (anzi, me lo prendo!), caffè, oro, coltan, cobalto… non devo proprio nulla nei suoi confronti?

Mi sembra che il minimo che posso fare è dedicarle qualche minuto: nominarla, l’Africa !

Il paragone non è molto felice, ma forse ci aiuta a capire.


Sulla rivista Mosaico di pace sono stati pubblicati alcuni risultati d’una ricerca:

Sui TG solo 3,4 % delle notizie toccano l’Africa.

Nelle prime pagine dei quotidiani solo 22 titoli toccano l’Africa, e 8 su 10 sono sulle migrazioni .

Sia detto tra parentesi: i migranti che arrivano dall’Africa sono il 14,1 % ! mentre dall’Asia arrivano il 41 %, 23,7 % dall’Europa, 14,6 dall’America Latina.

Un po’ pochino! se pensiamo alla quantità di “cose” africane di cui ci serviamo ogni giorno: caffè, tè, coltan (telefoni, computer…), cobalto (batterie), legname, diamanti, rame, cassiterite, ananas, …

Semplicemente non lo pensiamo, o peggio non lo sappiamo?


A ugual ragione, o a maggior ragione,… visto che ho ha appena bevuto un caffe, visto che ho appena gustato un fetta di ananas, visto che ho preso un pezzo di cioccolato… (per non andare sull’ uso il telefono, il computer) non starebbe male dire:

Scusate “dobbiam andare in pubblicità”: parliamo un po’ d’Africa.

*A Beni, pochi giorni fa, ammazzati 23 donne e bimbi; ierl’altro a Bulongo, bruciati 6 camion con relativi autisti. Cosa che capita ogni settimana, ormai da oltre due anni.

*La settimana scorsa l’esercito del Rwanda passeggiava impunemente sulle strade di Goma e l’M23 invade, fa razzie, uccide, occupa il territorio di Rutshuru.

*Lo sapete che nei decenni passati l’Europa colonizzatrice, non ha fatto (o cmq poche) strade asfaltate, Università, piccole imprese, mentre portava via gomma, legname, oro, coltan, e lo fa ancora …

*L’ Africa è una terra meravigliosa! Perché non andiamo a trovarli?... natura, cibo, animali esotici,… gente felice di accoglierci.


Sul banco degli imputati abbiam messo TV e giornali.

Ma la responsabilità è di tutti, ogni strato delle nostra società

Con molta serenità, ma anche molta serietà, chiediamocelo:

Quante volte parliamo d’Africa?

-nelle scuole, quanto spazio occupa l’informazione sull’Africa?

quei giovani, i bambini …

che cosa importiamo dall’Africa per il nostro benessere? NOI !

meraviglia d’una natura senza limiti di bellezza e di purezza…

come relazioniamo ? errori…

-Nelle scuole medie, elementari, materne … e università!

-nelle nostre chiese, il nostro parroco, bollettini parrocchiali: anche solo la parola Africa.

-in famiglia, coi figli, a tavola:…

quante volte si parla di Milan e quante volte di Africa?

Se esagero o sono fissato ditemelo senza paura, non mi offendo.

In fondo a queste righe c’è spazio per un commento: usatelo, se ci sentiamo “di Muhanga”.

Per favore.




L’argomento di cui abbiam parlato è sicuramente importante; ma devo confessarlo, per me è stata quasi prioritaria la voglia di farvi vedere qualche foto d’Africa.

Aspettate, non cambiate canale!, … “dobbiamo andare in pubblicità”:

Ci siamo ancora, a Muhanga !

Abbiam pagato, paghiamo molto,…dedicateci qualche minuto.

padiri G


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