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dopo più di un mese, …ritorno a casa

  • giuseppeaurea
  • 8 mar 2009
  • Tempo di lettura: 2 min

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Per giorni e giorni abbiam bussate a tutte le porte: HCR, OCHA, UNICEF, CICR…, che van sù e giù per le nostre strade in lussuose macchine, pitturate di orgogliosi logo. Ci siamo scontrati con una montagna di burocrazia, e non abbiam ottenuto neppure un cucchiaino di sale… Amarezza e anche un po’ di rabbia ! Perché “gli aiuti” li vediamo, persino in vendita nei magazzini di Butembo. Finalmente OLK, organismo diretto dalla moglie del presidente, ci sente! non vedono l’ora di venire a Muhanga, con 6 tonnellate di cibo; ma dobbiamo affittare noi un camion.

Lunedì 16 – a Kimbulu il morale arriva alle stelle, ma è il camion che non arriva; sarà per domani.

partenza da Kimbulu

partenza da Kimbulu


Martedì 17 – le 6 del mattino, e siamo tutti pronti e carichi: che meraviglia, ritorniamo a casa e per restarci ! A Mbingi ci fermiamo per salutare il campo della Monuc ma il nostro maggiore non c’è. Si avvicina un militare indiano e ci chiede da dove veniamo, appena nominiamo Muhanga, il soldato s’illumina : i suoi colleghi che sono venuti da noi, ci dice, hanno mangiato una zuppa divina… I magnifici 6 dell’OLK ne approfittano per fare un giro nelle scuole e ripartiamo.


E comincia l’avventura: il camion che abbiamo affittato si guasta. Dobbiamo proseguire senza di lui; con l’autista lasciamo Kasereka e Kambale.


42 km: un disastro di strada; la loro Land Rover è perfetta, un po’ meno la toyota ed il camion nostri.


Gli amici però sono simpatici; Damien il cameraman è sempre al lavoro; registrano tutto per riferire alla “Première Dame” (la moglie di Kabila). Arriviamo a Muhanga, la gente è impazzita, salta, danza, esulta. Esterrefatti i magnifici 6. Ci mettiamo subito all’opera: stanze e mitica cena. Mangiano da far paura…; ci chiedono da bere. Le donne che producono il Kasiksi -birra di banana- non son troppo d’accordo di venirlo vendere in casa nostra, dopo tanta… battaglia contro gli alcolici!

Mercoledì 18 – il camion ancora non arriva, io sono agitata anche perché sopra ci sono dei bimbi, Gerlas e Leopold. Abdon decide di andare incontro, partono anche il giornalista ed il cameraman.

Camille Paluku Presidente di OLK

Camille Paluku Presidente di OLK


I nostri ospiti decidono di andare a Bunyatenge, 7 km di strada, ed io mi intrufolo subito nella macchina. Sono persone pratiche ed attive, divertenti, ironizzano su tutto; hanno il calore siciliano. Socializzano con tutti, con la nostra gente,.. e anche coi soldati.


A Bunyatenge, nelle scuole, entriamo in tutte le classi: parlano con i bimbi, fanno animazione, poi incontrano i genitori , …tutto molto interessante…. Dicono: “abbiamo a disposizione tutto ciò che vi serve, ma fino a quando la strada è in queste condizioni non se né parla”. Insomma, una buona lezione d’educazione civica in cui il capo villaggio non ci fa una bella figura … Si muovono nel loro territorio, sanno con chi hanno a che fare. Sono accomodanti ma non sottomessi, diplomatici, con toni autorevoli quando occorre. Ritorniamo a Muhanga . Con ritardo e ricuperi finalmente arrivano anche i camion. E’ troppo tardi per la distribuzione. Rimettiamo in funzione le attrezzature internet per un collegamento con il padiri in Italia. Marina è la prima a presentarsi su skipe. Ricuperiamo Camille, il responsabile di OLK, che intanto si era organizzato attorno ad un bidoncino di kasiksi. Camille parla, su skype, con Giovanni: ricostruzione della strada, che cosa serve, siamo pronti a darvi una mano…; colloquio provvidenziale tra due uomini con le mani in pasta. Un rispettoso ciao ciao per “Première Dame” come finale ; il tutto rigorosamente registrato e filmato. Tra veri Wanande, la conclusione: comprano una capra, ed é cena per tutti.

Venerdì 18 – 6 del mattino, i 6 di OLK, attivissimi, pronti per la partenza: macchina fotografica, video camera, tirano ancora fuori palloni di cuoio e li consegnano ai vari gruppi, falegnami, meccanici, direttori delle due scuole. Corpi ed animi risollevati, gioia e soddisfazione ! Ci vuol così poco . ONG internazionali, imparate !


In macchina portano un soldato ferito, era qui da giorni


Un ferito è un ferito; che importa se governativo o ribelle? quando un fratello ha bisogno la divisa non è che un dettaglio.


Grazie OLK, ci avete ridato speranza, coraggio per continuare.


La gente di Muhanga ha ripreso a sorridere. Gabriella

Oggi é la mia prima domenica a Muhanga senza il padiri, niente musica nel cortile, ma tutto sembra sereno; tutto ritornato alla normalità? Riassumo,


Partiti gli amici di O.L.K. distribuiamo: mini distribuzione ! eh sì… 1 kg. di fagioli, farina di mais ed un pacchettino di sale per famiglia. Sono 750. Era tutto ciò che potevamo trasportare; ma il tutto è avvenuto in maniera bella: la popolazione è felice: la visita ha fatto riacquistare speranza.


La popolazione di Bunyatenge è venuta a piedi per ritirare il piccolo fagotto.


In mezza giornata tutto finito. Cerchiamo di riprendere i ritmi quotidiani, anche se il villaggio sembra sotto assedio. I militari sono dovunque. Quanti ? difficile da dire. Sono nella casa di Mbusa che io chiamo Bewerly Hills, nel campo di Asterix la collina di fronte casa e sopra le scuole a Miti Mbili. Il colloquio tra Camille, di OLK, ed il comandante ha lasciato un segno. Sono contenti di noi perché abbiamo portato Kinshasa a Muhanga e che se loro si comportano bene il Presidente lo saprà. Ieri mattina il comandante è venuto, ossequioso, con la lancia invece del fucile; abbiam fatto la foto; riprenditi la lancia, “NOI CI RIPRENDIAMO MUHANGA”.


Forse ironizziamo, ma ci dà la possibilità di non scoraggiarci. La gente è ritornata, ma le loro case sono vuote…

Abbiamo diviso le ultime scorte delle coperte di Nichelino, ma manca tutto: casseruole, materassi, vestiti, cibo cibo cibo…… siamo nel 2009 e c’è gente che soffre la fame è una cosa che dovrebbe fare impazzire tutti, invece, passa tutto in silenzio….


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È pauroso!!!!! Che fare?Da parte nostra possiamo solo restare qui e tamponare dove possiamo, sicuramente non ci guardiamo indietro andiamo avanti e cerchiamo di ricominciare….

Abdon, ieri è partito per Butembo per comprare un pezzo del camion che si è rotto domani gli elettricisti andranno alla turbina per sistemare un guasto i falegnami riprendono le loro commissioni per la casa delle infermiere Concetta terminerà la sistemazione della casa io se riesco svuoterò il conteiner insomma il potere lo abbiamo ripreso ma ora cerchiamo di ridare vita ! Vi pensiamo sempre

un abbraccio da Conce, Gabriella, Fazila, Drossella, Mbusa, Abdon, Madawa, Katembo, Kimbesa, Fidelina, Georgetta, Salongo, Prosperina, Oliva, Mwamini, Françoise, Janine… i bambini, Jerlas, Wasingia, Amani, Miracle, Annuarite, Desange, Leona, Leontina, Leopold, Elisa, Erique, Grass…

 
 
 

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