EFREM

giuseppeaurea
17 mag 2014
Tempo di lettura: 2 min

Anche Efrem ci ha lasciati.

E morto venerdì mattino dopo Pasqua.

Un’altro della nostra famiglia di Lukanga ; un altro figlio che se ne va lui prima dei genitori.

Nella storia di Lukanga il nome di Efrem è scritto a caratteri ben visibili.

Sapeva leggere, ed aiutava anche noi a leggere, i grandi messaggi che stavano dentro ai vari momenti della nostra vita a Lukanga: incontri, iniziative, progetti, che cosa stavamo costruendo così giorno per giorno, quasi senza accorgecene.

Aggiustavamo la strada, zappavamo il campo comunitario della missione, facevamo nascere la cooperativa dei fagioli, centinaia di giovani con mamme e papà allegramente. Nelle riunioni decidavamo noi che cosa e come fare; eravamo noi gli attori tutti insieme, Africa ed Italia …e ad Efrem piaceva molto fare una lettura profonda di questi gesti, leggeva i sewgni dei tempi, gli piaceva farli conoscere agli altri: è stato il suo carisma.

E Françoise era lì, presente, con la sua discrezione …luminosa. Come tante mogli, sparse nel mondo, invisibili colonne che sostengono l’edificio.

Si sentiva attore vivo di una storia in costruzione. Non superbia; ma quell’orgoglio semplice e bello che anche Gesù ha cercato di installare nei suoi amici; a cominciare da quella frase che è la radice della dignità umana: « voi siete figli di Dio ». Una presa di coscienza assolutamente necessaria per riuscire a prendere la propria vita in mano, positivamente.

Stanchezza e fragilità purtroppo hanno intaccato anche la sua vita.

Io non credo che una conversione fulminea in punto di morte possa cambiare tutta una vita ; come non credo che una debolezza finale cancelli tutto il bene seminato.

Io credo che tutti abbiamo un Padre che ci dà una grande occasione: la vita. Un Padre che non ci tende delle trappole per vedere se… ; ma un Papà che sa raccogliere e conservare con gioia i fiori e le fragole che i nostri piccoli semi han prodotto. Un Padre fiero di mostrare che cosa san fare i suoi piccoli capricciosi figliolini.

Un Padre con tanta misericordia, come a Francesco piace ripetere.