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L’ACQUARIO DI GENOVA

  • giuseppeaurea
  • 20 ott 2009
  • Tempo di lettura: 3 min

Mi piacerebbe vedere l’acquario di Genova.”

Un desiderio semplice, anche un pochino infantile.

E qualcuno, anzi  molti, lo han preso subito come se fosse nato nella testolina di Gerlas, Cesarina, Isaki, Leontina… piuttosto che in quella di un ultrasettantenne.

All’africa piacerebbe….   Basta così.

Ed il meccanismo è scattato per creare un piccolo miracolo.

Ne avevo parlato qualche volta a Muhanga, in foresta; e a Muhanga in foresta mi arrivò, un giorno, l’imperativo di Germana : “per il 10 ottobre non devi prenderti alcun impegno, ti porto a Genova”.


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E così siamo partiti in treno da Savigliano che faceva ancora buio. Mentre a Muhanga  immaginavo già tutti in movimento, zappa in spalla gli adulti, i bambini pronti per la scuola, alcuni già sull’altalena per un fugace assaggio, le mamme alla sorgente, e Katembo che apre il magazzino della manioca…   Qua alla stazione invece silenzio; poche persone che camminano concentrate sui propri pensieri…

L’Italia é ancora addormentata.  Almeno così la pensavo io.

Solo Marco, il cugino, era con noi.  Chi lo conosce e lo guarda in faccia glielo legge sulle labbra “…beh, ci vengo io”, come per dire “proprio per non lasciarvi soli…”. Ormai ha fatto la tesi, lui, e non ha grandi cose da fare.


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Scendiamo alla stazione Principe, in un bar prendiamo tranquillamente un cappuccino; tanto c’è tempo fino alle 11,30.

Io bevo tutto: il cappuccino ed anche quelle frasi buttate lì svogliatamente.

Sono le 11,30. Davanti all’acquario.  Effettivamente c’è tanta gente in fila che aspetta  per entrare, come noi tre.

Alzo gli occhi e …chi ti vedo?! Elia ed Antonella !    “Ma che ci fate qui…, anche voi”

“Volevamo vedere l’acquario…”   Ma dimmi tu, proprio oggi…! che combinazione !!!

Elia non è il tipo impassibile. Sa meravigliarsi addirittura davanti ad un’insalata!  eppure ti butta lì un “…e beh?! che c’è di così strano…    Solo il sorrisetto di Antonella potrebbe lasciar trasparire qualcos’altro.

Insomma, sono io che, appena uscito di foresta, mi stupisco di tutto…  Beata ingenuità!

Se fossi stato solo un po’ più sveglio sicuramente poteva bastare quello.

Macchè !  io ero tutto pimpante, continuavo ad esclamare, gli davo qualche pacca sulla spalla;  guardo qua e là, e… che ti vedo?!  In quella marea di acquariomani mi vedo la fronte luccicante di Tonino…; e poi ancora, dietro di lui, Bruna, sua figlia, la moglie… Francamente comincio a non capirci più molto…talmente son contento…; gioioso, felice come un pasqua…

Ma mica me ne rendo conto ancora…

Finchè non arriva l’ondata: Morena e le quarantenni da Roma, Piero e Cristiana e Emmanuele e Alessandro; Marcello e Gino da Brescia; Marina e Miranda e Alma e Fabrizio e Mariella e Ines e Sandro e Elisa da Pinerolo; Roberto e Alessandra da Dubbione;  persino Almarosa con la stampella e la Maura;  La Sicilia! Gabriella, Mariagrazia, Enzo…; Carla da Aosta.

E lì che sto cominciando e sospettare….: ce n’è voluto, ma alla fine ho capito.

Che cosa mi sia messo ad esclamare non lo so.

Ero fuori di me …fuori di tutto…

Marco Rocco farà, dopo il suo commento  “eri un ragazzino in un supermercato di giocattoli…”  Penso proprio di sì.


genova 11.10.09 (11)

Quasi quaranta! Da tutta Italia… Riccione, Massa, Carrara, Sezze, Siracusa, Modica, Pinerolo, Aosta…

Tutti lì, insieme, gioiosi… più che amici, più che fratelli. Se quel tizio l’avesse saputo avrebbe inviato qualche televisione …per “la diretta”.

Tutti lì, non per l’acquario di certo, e vi assicuro non per Giovanni solo, ma per l’Africa:  tutti lì per Gerlas, Oliva, Katembo…

Ed ancora: scambi affettuosi di regalini tra amici, pacchetti di carrube, salsa di carciofi, biscotti di Sezze..

Di che cosa è capace quest’Africa!  un mare di semplicità, di umanità, un mare di affetto bello; veramente bello !

Spontaneo .  Sì, anche spontaneo.

Certo che dietro c’è stato il cervellino e la fantasia di Gabriella, ed anche di Mariagrazia, Germana, MarcoRocco…; organizzatissime per non farci incontrare sul treno o alla stazione prima del tempo, per mantenere il segreto-sorpresa…; ma scattare tutti così davanti ad un semplice invito è quel qualcosa di più che solo l’Africa sa fare.

Benedetta, grande AFRICA !!!!

Un rammarico: non tutti sono stati raggiunti dagli organizzatori… e si sono dispiaciuti, tanto.   Ma che farci ? Muhanga vi conosce e vi ricorda tutti; ma tra di voi, non ancora, ed allora anche il passaparola non è perfetto; ma… ce la faremo!

L’africa riuscirà ad unirci di più anche tra di noi.

E’ stata una spina.  Ma anche Cesarina non c’era, neppure Isaki e neppure Concetta…. Una sofferenza non piccola che portiamo dentro, tutti insieme…

Rose e spine.  Ancora e sempre, AFRICA.


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Intanto cosa capita a Muhanga ?  aspettiamo qualche foto.  Concetta ci dice comunque che il battaglione 6 ha rimpiazzato il 112, quello “misto”, e va un po’ meglio,

anche se i soldati, sempre non pagati, continuano a rubare nei campi,

e gli organismi, passeggiano sù e giù, lasciando cadere qualche briciola…

                       padiri G

 
 
 

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