L’ordinario e l’eccezione

E’ spaventoso quanto è accaduto a Parigi.

Preoccupa molto scoprire che cosa sta accadendo in Europa, e che da molto tempo accade altrove.

E’ ora di chiederci perché nascono e di dove nascono simili tragedie.

La guerra, tutte le guerre, sono il vero crimine contro l’umanità, contro noi stessi.

Se le armi fanno queste cose, smettiamo di fabbricarle, venderle e comprarle. Altrimenti siamo degli ipocriti. Il sangue genera solo sangue.

Tutti sanno, o dovrebbero sapere, quante guerre la Francia sta sostenendo qua e là nel mondo. Ma non tutti sanno l’altra notizia, … che il nostro governo conferma la spesa di 13 miliardi per l’acquisto dei 90 cacciabombardieri F35.

Che la tv francese produca un vociferare fatto di minacce, e di  adesso ti faccio vedere io …  non stupisce più di tanto : la Francia lo crede veramente, di essere al centro del mondo.  

Stupisce invece come siano ancora troppi coloro che si accodano; seguono la corrente del momento, le ideologie del momento, i consumi del momento, le propagande del momento…

Dovremmo essere tutti più capaci di usare il nostro cervello, senza bisogno che gli altri ci dicano sempre con chi devo piangere, con chi devo ridere, con chi devo gridare…   Dovremmo guardare di più dai finestroni affacciati sulle vallate del mondo, e non accontentarci delle piccole feritoie che si aprono sul cortiletto, com’é la tv.

Je suis charlie, je suis paris… ; e perché non diciamo je suis le Congo (7 milioni di morti civili in questa guerra), je suis la Siria (200 ammazzati, ogni giorno), je suis le CentreAfrique, je suis un enfant … ??

Qui da noi, dentro al villaggio la vita scorre molto tranquilla col suo quotidiano, ma nei dintorni il passaggio continuo dei gruppi armati, che si rincorrono tra di loro, bloccano parecchio il lavoro nei campi e gli spostamenti.   Quattro giorni fa l’ennesimo scontro: Kalevya, Musiya, Majengo…, 4 morti, 10, 15…, quasi tutti civili.

Hanno ucciso il capo di Musiya, un’esecuzione ; altrove, capanne bruciate, gente portata via, uccisi…, semplicemente perchè di lì é passato gruppo armato nemico.

La nostra mamma Alphonsina, ch’era scomparsa durante uno scontro, data per morta, é rientrata a casa ier l’altro e ci ha raccontato cosa vuol dire vivere due settimane con quegli sbandati carichi di fucili.

Gli elicotteri dell’Onu gironzolano su di noi, un pugno di soldati governativi si è stabilito sulla collina, ma nulla di serio ! a noi sembra molto chiaro che manca la volontà di costruire una soluzione…, onu, governo.

Queste sono alcune tra le notizie di cronaca che corrono di bocca in bocca, ordinariamente.

Quando ci spostiamo col camion, le sorprese son sempre le stesse.  Rallegrano e fanno esotico il viaggio per gli amici che vengono dall’Italia, un po’ meno per noi.

E il 2 novembre come tutti i bravi cristiani anche noi ci siamo raccolti in preghiera.

E perciò quando ci chiedete come va, vi rispondiamo che va benino; perché oggi è meglio di ieri quando non riuscivamo più a dormire.   Ed ormai sono 20 anni.

Mamma Kavira preoccupata e triste, è appena rientrata dai campi, stanca, deve preparare un po’ di cena; ma prima viene a raccontarmi che alla sua bambina han rubato i due quadernetti appena comprati, con dentro i 3 dollari da portare a scuola.

Una decina di bimbi giocano seduti per terra qui davanti in cortile, altri 4 si divertono nel vedermi scrivere, commentano e ridono contenti. Più tardi i bambini verranno in molti, sperano che stassera scendano le cavallette.

Là in basso la quotidiana sfilata di mamme che rientrano dai campi, passo lento, legna e cesta sulle spalle, stanchezza difficile da nascondere, più giusto dire… spossate.

Ripenso alla scelta di d.Corrado e d.Matteo come arcivescovi di Palermo e Bologna.

Cerco di capire che cosa vuole papa Francesco.

Non mi sembra che voglia promuovere due parroci in gamba, tanto meno premiarli, come forse alcuni pensano, e non vorrei lo pensassero loro.

Nella sua ricerca del volto da dare alla Chiesa di oggi, mi pare voglia vescovi diversi, o meglio una formula nuova di vescovo; come è evidente che lui non è un papa diverso, ma é uno che sta cercando e creando una formula diversa di papa.

Papa Francesco non ha scelto due persone eccezionali, Corrado e Matteo, da metter dentro la conferenza dei vescovi ordinari. Ma ha scelto due preti ordinari perché creino una figura di vescovo diversa.   Forse lui non ha neppure in mente una figura di vecovo nuovo, ma si aspetta che Corrado e Matteo la creino giorno per giorno, restando quel che sono.

Mi piace vedere in Francesco l’uomo che crede veramente nello Spirito di Dio, Colui che, con gli uomini che ha tra le mani, crea cose nuove ogni giorno.

padiri G