LIBERATI… di nuovo
- giuseppeaurea
- 15 lug 2009
- Tempo di lettura: 2 min
Ogni volta che arrivano con fucili e pallottole, ci dicono, vengono per questo, per liberarci. Ormai é la quindicesima volta, o forse di più. Questa volta sono venuti quelli “regolari”… Ce lo hanno fatto capire, che anche noi siam ribelli…, vivevamo con loro…, li abbiam accolti (!?) Per fortuna stavolta non ce lo hanno dimostrato molto. A volte i parafulmini servono un po’. E’ meglio che non mi lasci andare a fare troppi commenti; non ne mancherà l’occasione.

L’attesa del loro arrivo è stata tragica; ora va meglio. La gente piano piano é rientrata nelle proprie capanne, anche quelli che erano scappati sotto gli alberi. Si ritorna a ridere e scherzare attorno alla casseruola che é rimasta. Al mattino i bimbi si bevono la papetta di mais-soja-sogo, sempre bella calda, sempre…uguale.

Siamo discretamente tranquilli; alcuni comandanti sembrano seriamente impegnati a tener a bada la ciurma: un ciurma formata da un miscuglio tutt’altro che omogeneo. Il ritmo calmo, umile, della vita a Muhanga si è ripreso: mamme che camminano per le strade, mescolate ai soldati, bimbi che scorazzano e ridono, papà e giovani un po’ più sul chi-va-là… Tranquilli, ma con la sensazione d’esser seduti su una mina. La nostra gente: tace e trangugia. Ringrazia che stassera puoi entrare in capanna e domattina potrai andare alla sorgente. Sarebbe ingiusto non ringraziare di questo che abbiamo.

Domani con la toyota parto per Kimbulu, con Giorgio ed Alberto che rientrano: quale grazia esser stati insieme in questi giorni! Domenica arriveranno le due famiglie di Nichelino. Tante braccia vi aspettano, proprio tante…; persino i soldati mi dicono “devi assolutamente farli venire…” Volevamo andare anche col camion e tornare con un po’ di cibo e rifornimenti…; ma abbiam paura che la gente lo veda come un andarsene via, con mille conseguenze… Forse lo faremo seguire fra due giorni.

A proposito…: il G8 che adesso pensa all’Africa, le dice queste cose? o meglio, le sa? Non sono solo gli abitanti di l”Aquila che si arrabbiano contro certi schiaffi. Ed intanto anche noi aderiamo clamorosamente a tutte le iniziative che prendete contro la cosiddetta “legge-sicurezza”. padiri Giovanni
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