OCCHI CHE VEDONO ALTRO
- giuseppeaurea
- 13 feb 2014
- Tempo di lettura: 3 min
Concita ci telefona: non si dà pace perchè non riesce a superare la nostalgia d’Africa.
Molti di voi vivete lì, ma siete anche qui; e ci mandate splendidi messaggi.
Grazie.
Federica, anche lei diresti che non sta facendo nulla.
Ma la vedi che è contenta, sorride, e piange anche; tutto la tocca, tutto la coinvolge.
Lei si esprime così :
Ciao amici… sono qua immersa nella natura e nella vita di questa gente
– oggi un ragazzo ha scritto di essere molto felice di aver festeggiato giovedì per la prima volta il suo compleanno, ha compiuto 25 anni; e la festa che ha fatto con gli altri alunni di Elia è stata a base di banane anans e musica…
– ho preso in braccio una bambina che si è addormentata tra le mie braccia per affetto o per fame… non lo so
– le grida felici dei bambini quando mi vedono passare, …tutti mi salutano
– potrei andare avanti per ore a raccontarvi
– … l’Africa sta trasmettendo ! ! !
La festa è nata così. Mumberto, un giovane maestro che va a scuola d’italiano, ha scritto sul suo compito « giovedì 23 gennaio compio 25 anni » è bastata quella frase per far venire ad Elia l’idea di organizzargli una festa. Elia dava per scontato che fosse la norma ; ma non lo è affatto. Han comprato ananas e banane, esotici per voi, ma cibo comune per noi, alcuni han messo una radiolina : risate, scherzi e balli…
E’ il primo compleanno che si fa a Muhanga.
I giovanotti della nostra RADIO-KITUMAINI ogni tanto sognano e fanno un passo più avanti : sono bastati pochi soldini ed abbiamo rimpiazzato il traliccio di alberi con un bel tubo in ferro.
Una bella avventura per tirarlo sù; si è piegato, ma l’abbiam raddrizzato mentre cercava di stare in piedi. Qui si ha ancora la possibilità di inventare, perfezionare, far crescere : e farlo con le tue mani ha qualcosa di incredibile.
Tecnologia – il fai-da-te – qualche grida di incoraggiamento – qualcosa che va storto e che riesci a raddrizzarlo…. Tutti profumi d’Africa !
E’ un paradiso ! con un sole così, con i sorrisi dei bimbi, senza corse stressanti, senza tutte le …crisi; è vero: sento anch’io le stesse cose che sentite voi, quando vivo qui e quando mi trovo lì.
Ma non riesco a spiegarmi, e fatico ad accettare, come tutto ciò possa convivere con una situazione tutt’altro che leggera.
I ribelli maimai sono ancora qua, nessuno si mostra seriamente interessato a metterli in fila, nonostante oggi siano disposti a consegnarsi. Due li hanno convinti ad andare a Kinshasa per patteggiare ; da oltre un mese son là senza che nessuno li consideri. Ed allora gli altri rimasti qua continuano a girare coi fucili, rubare quel che vogliono: ragazzotti stufi, demotivati, scarti di società…, ma ancora prepotenti che dettano legge tra gente semplice che vive.
Nessuna autorità amministrativa seria; le autorità ufficiali non osano ancora inoltrarsi nella nostra foresta, ed i capi villaggio si improvvisano, sempre sotto i fucili.
E « i grandi » del grande mondo ? quelle istituzioni che si dicono internazionali ? non c’è alcun dubbio: a loro fa comodo così.
Piaghe sociali penose, pesanti, presenti anche qua: giovani che si danno all’alcool; mamme che non ce la fanno a portare a casa tutte le sere qualcosa da mangiare, con mariti senza testa; Patiantè e Zawadi, 7 e 4 anni, che al mattino presto son già qua in cortile, infreddolite, lasciate a se stesse.
Acque putride sotto un’aria da paradiso; foglie marce che alimentano fiori meravigliosi, fetori e profumi.
…che non sia invece una questione di occhi e di cuore ?
– occhi che san vedere in un certo modo,
– e cuori che san vivere… in un certo modo?
Oppure, tutta questa mescolanza è semplicemente per dirci che: il velo che separa queste nostre miserie terrene dal paradiso, non è poi così ruvido e spesso : qua è sottilissimo e trasparente.
E’ per questo che
– pur stando disotto riesci a vedere e sentire quel che c’è di sopra
– e ti basta una passeggiata tra le foglie, per sentire l’ossigeno che c’è in alto.
Un viaggio in Africa può anche darti questa possibilità, e ti regala la nostalgia.

Lia, prendo alcune righe dalla tua bella poesia :
Neri occhi profondi d’Africa
sospeso un velo di malinconia
Neri occhi vellutati
confusi nel verde
occhi ridenti di polvere e sudore…
Rassegnazione costretta
occhi silenziosi e riconoscenti….
Il perdono in un sorriso.
Padiri G
























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