OKELO
- giuseppeaurea
- 28 apr 2009
- Tempo di lettura: 2 min
Questa mattina c’è stata la shirika, l’incontro con i genitori; e verso la fine sono venuti anche Alberto, Germana, Gino e Gabriella. Quando abbiamo gli ospiti li facciam partecipare: è un’ottima occasione per conoscerci più a fondo, e scambiare le impressioni.
Tutte le volte salta fuori che è importante incontrarci, venirci e trovare.
Conoscerci faccia a faccia è diverso…

Dall’Italia è abbastanza semplice venire fin qua; “voi, ospiti, ne siete la prova”.
In passato, quando andavamo in Italia, ci facevamo accompagnare da due “inviati”, un papà e una mamma di Lukanga; era facile, e specialmente era sempre un viaggio estremamente arricchente…
Stamattina Gino, Germana ed Alberto mi hanno meravigliato: non sapevano che oggi è impossibile, per un congolese, di venire in Italia…
– E’ da almeno quattro anni che riproviamo; nulla da fare! l’ambasciata italiana rifiuta il “visto” per i nostri amici congolesi…
– Anche se vengono come turisti…?
– Impossibile ! né come “turista” né come visita ad amici …
I nostri ospiti non riescono a raccapezzarsi, a crederci… Eppure la legge fini-bossi, e le direttive date alle ambasciate, sono proprio questo! Difficile non definire un simile atteggiamento come razzista !!!

Poi Gino chiede ai presenti: “c’è qualcuno di voi a cui non gli importerebbe molto di venire a vedere, in Italia…?!?”
La risposta è corale: “ah, io verrei anche subito…, io sarei il primo a partire…!
Ripeto la domanda: “no, Gino chiede se c’è tra di voi qualcuno che …, non gliene importa di venire in Italia.”
Ancora la stessa reazione…; tutti si dicono con tanta voglia di…
Insisto: Gino non chiede chi vuole venire… Voi, che volete, non rispondete! Ma ditemi, c’è qualcuno che non ha voglia…?
Un po’ di silenzio, e poi papà Okelo con la sua calma dice:
può esistere uno, che non ha voglia di andar vedere un amico…. ? ! ?
Giovanni padiri
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