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PENSIERI FATTI DI TERRA

  • giuseppeaurea
  • 2 set 2010
  • Tempo di lettura: 3 min

Altri amici che vengono: altro messaggio grande ricevuto ed offerto. Ricchezza per chi viene, ricchezza per la gente di Muhanga, ricchezza per chi fa da ponte.

Piccoli segni che sussurrano: “è possibile un mondo più grande, più cresciuto; un mondo che rifiuta di restare piccino; chiuso, egoista, gretto”.


Antonella, Paolo, Martino, Lia, Mariangela, Daniela, Gianni, Serena, Valeria, Sara.



Domenica 22 abbiamo benedetto e celebrato l’Eucarestia nella nuova chiesetta di Bunyatenge. Momenti di fede semplice e gioiosa. La chiesa era zeppa come solo qua può avvenire; ed anche fuori ce n’era quanto dentro. Quando c’è festa generalmente vengono da tutte le parti, anche i “grandi”,…per dare lustro.  Ma qua non sono venuti: la strada è brutta e faticosa, dicono…, hanno ancora paura; il tappeto rosso non c’è; tutto verde qua.

La chiesa di S.Giorgio: grazie ancora, Mariateresa e Silvio, il vostro Giorgio è anche qua con noi.

Padiri G.



REGALO DI EMOZIONE

Nell’oscurità di ogni notte

vedo i loro canti di preghiera

raggiungere veloci il cielo.

Decine di sguardi bianchi

accarezzano la mia pelle.

Un bambino protegge dal freddo il fratello

il più piccolo, il più debole

e intanto il mio cuore si spoglia.

Quel bambino cammina a piedi nudi

Nero

tocca con forza

vibra la mia anima

la prende per mano

mi regala un’emozione

una lacrima di pietra

pesante

scivola via veloce

si ferma accanto ai miei piedi

io la raccolgo:

pietra nella mia tasca

lacrima di sorriso

regalo che non puoi comprare.

Sara




Ogni incontro un sorriso…complice, che vuol dire benvenuto, stai tranquillo, se hai bisogno ti aiuto. E lo fanno!

Magari a bassa voce qualcosa chiedono, ma non pretendono, loro sanno che possono stare senza, noi no.

I bambini ti danno la mano con dolcezza infantile e ci accompagnano guidandoci da adulti…: é bello averli intorno…; come siamo fragili noi !

Gianni



AFRICA

Nero nero nero

occhio scintillante

lunghe ciglia morbide

sguardo curioso e sorridente

Una manina cerca il contatto

e più non ti lascia

Piedi, polvere, terra

natura amica

luce speciale dell’Equatore

Bianco bianco bianco

fragile e precario

ti aggiri spaesato

nella foresta

Goccia dopo goccia

si può fare il mare?!?!

Daniela



Che sciocca…, sono partita con la presunzione di regalare loro un po’ di affetto, ma molto presto mi sono accorta di quanto sbagliassi perché sono io a ricevere dalla gratuità dei loro gesti, dai loro sguardi, dai loro abbracci, dalla loro irrefrenabile voglia di sedersi sulle mie ginocchia, dalla loro esigenza di stringermi le mani, toccarmi i capelli o farmi una carezza.

Una mamma dice:” non pensiate che non abbiamo desideri, ne abbiamo tantissimi, purtroppo però ci accompagna la consapevolezza di non riuscire a realizzarli”.

Un papà:” Sapete qual è il nostro più grande desiderio? Vivere nella pace e che la guerra finisca”.

Non è possibile che questi bambini giochino e cantino tra i soldati armati di mitra e che gli adulti temano il saccheggio del cibo dei campi.

Difficoltà, sofferenze, guerra, dimenticati…, non capisco come riescano a mantenere il sorriso ? la risposta mi è arrivata durante un incontro con i genitori : “Cosa cambierebbe se ci facessimo vedere tristi? Cosa cambierebbe se piangessimo ? …. tanto vale sorridere !”

Valeria


Grazie per questa esperienza

grazie per l’amore che possiamo vedere e toccare

grazie per le emozioni e la bellezza…

Prego che tornando possiamo essere diversi……..

Prego che la fratellanza sia il modo con cui rapportarci

……il segno di ciò che ho vissuto qui.

Serena


Occhi

Neri  occhi  profondi  d’Africa

Sospeso  un  velo  di  malinconia

Neri  occhi  vellutati

Confusi  nel  verde

Occhi  ridenti  di  polvere  e  sudore

Occhi  fieri  dignitosi

Rassegnazione  costretta

Occhi  silenziosi  e  riconoscenti

Nella  tazza di  buyi

Occhi  diffidenti  per  l’antica  violenza

Il  perdono  in  un  sorriso.

Lia



Tornare dopo tanti anni e constatare che il tempo non ha attenuato emozioni e sentimenti: ritrovare gli stessi sorrisi e la stessa calorosa ospitalità.

Tornare significa anche aver mantenuto vivo nel tempo il legame con questa gente semplice e dignitosa nella faticosa quotidianità:le cose importanti nella vita non si annacquano con il passare degli anni anzi si arricchiscono di una aumentata consapevolezza.

Tornare … per continuare a sperare ed operare in un mondo migliore.

Paolo

 
 
 

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