QUOTIDIANO E… SEGNI
Risolte alcune complicazioni tecniche, riprendiamo anche questo tipo di contatto. Internet, smartphone, telefonino … : strumenti formidabili ! ma guai a noi lasciarci condizionare o servirci unicamente di quelli ; per noi in foresta e per voi, lì.
Il primo gruppo estivo di ospiti, calorosi ed eterogenei, é rientrato, e si son portati in Italia anche Concetta con tutto quello che lei rappresenta a Muhanga; un po’ di riposo diverso e di contatti nuovi é vitale. Questi incontri con l’Africa sono sempre un miscuglio di moltissimi elementi : sogni coltivati da tempo che diventano realtà, amicizie nuove degli ospiti tra di loro e con i protagonisti (la Muhanga in carne ed ossa), sete profonda di incontrare e conoscere, attesa dell’amico che viene a trovarmi, ma specialmente culture diverse a confronto, cioè gesti ed atteggiamenti diversissimi per esprimere sentimenti e valori uguali ; non è per nulla semplice abbandonare il proprio modo di comportarsi per restare più attenti al modo con cui l’altro esprime la vita, non è facile adattarsi alla melodia nuova che accompagna la vita nel cortile, nelle strade e nelle case altrui: perchè in fondo é di questo che si tratta. Ma siam sicuri che bene o male il messaggio passa da ambe le parti.
Altri sono arrivati: Fabio, d.Corrado e Giorgio, tutti di Modica, un cuor solo ed un’anima sola, posso ben dirlo. Poco tempo fa, vedendo certi movimenti, dicevo che qualcosa stava cambiando: chi veniva per fermarsi due mesi, sei mesi, un anno…., mi dicevo « ci siamo ! ». Era solo un’ aurora boreale ? Va beh ! … prendiamo con gioia queste due settimane.
Ma quanto sarebbe bello, e giusto, che dalla visita si passasse ad uno stare un po’ insieme; ed intanto fare un po’ più belle le nostre strade, costruire una sala per trovarsi a combinare qualcosa coi giovani, un po’ di pallone per far friggere l’atmosfera, animare i nostri ragazzini e ragazzine con scuole meno formali e vuote, trasformarci in piccoli donmilani …, metter sù una turbinetta qua e là, visto che non è poi così complicato….. Non per salvare il mondo coi nostri soldoni, ma per coltivare la vita, vita che soddisfa un po’…, far qualcosa che renda meno pesanti i lavori giornalieri, per riposarci con gioia, anche per fare festa, come giustamente ci ricorda Francesco.
Qui possiamo fare tutto quel che vogliamo, senza le complicazioni della cosidetta civilizzazione. Io sogno … a pensare cosa si potrebbe vivere, qua oggi, con 5 o 6 giovanotti/e magari qualche pensionato !!!! qualche anno fa lo abbiam fatto senza miracoli, e sono arrivato a 77 anni…. Ma eravamo proprio così illusi ?!?!?
Giovedi abbiam vissuto un bellissimo momento, rispolverando le rogazioni dei miei nonni : in Europa, buttando via cose ritenute inutili, non ci si é accorti che abbiam buttato via diamanti.
Prima siamo andati nel campo di Domina, quella che fedelmente ci porta un casco di banane per avere due o tre dollari, e a volte ce le regala, una nonnina consumata ma volenterosa, che se vuole mangiare una patatina stasera, ancora non può abbandonare la zappa, il secchiello per l’acqua, il fascio di legna sulle spalle rotte…,.
E poi tutti insieme, un centinaio di mamme, giovani e bambini generosi, con la zappe, le mani e i piedi ricamati di terra fresca, abbiam celebrato la Messa davanti alla grotta della Madonnina, ed abbiam chiesto la benedizione di Dio sui nostri campi. Le rogazioni erano questo. I miei nonni ed anche i vostri, ci credevano… se il Signore non costruisce la città, invano si affaticano i muratori.
Vita semplice, vita vera, quella che ti riempie la giornata ed il cuore.
Le famiglie dei dintorni che non riescono a rientrare nei loro campi, a causa dei fucili, son ancora qua, cibo e alloggio sulle spalle unicamente della nostra gente, certamente uniti alle vostre mani che mi avete imprestato. Non appare la minima volontà di quelli che stanno in alto per trovare una soluzione.
A presto : la settimana prossima lascio la penna a Fabio-Giorgio-Corrado.
padiri G