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RITORNIAMO

  • giuseppeaurea
  • 24 giu 2009
  • Tempo di lettura: 3 min

Il gruppetto é partito. 

Ora sono lì con voi, in Italia: teneteceli bene, sono anche la nostra lettera.

Chi più espansivo, chi più riservato. Sono comunque il nostro modo di restare anche lì, insieme. Hanno dentro il cuore due settimane d’Africa, tre mesi, un anno, parecchi anni: bagagli diversi, vere ricchezze che passano la dogana, passano sotto i controlli elettronici, senza creare problemi… 

A voi di raccogliere qualcosa!

Concetta sarà operata al piede il 26: una preghierina lì e qui.

Lele e Tati, sposi in viaggio di nozze, sono arrivati.


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E nel bel mezzo di questo ci sono stati tanti kilometri: Mambasa, Nduye, Kampala…

Il tutto sempre incorniciato da strette di mano e abbracci: gioia del sentirsi amici e fratelli; che si lasciano e che si ritrovano….  


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Siamo stati tutti a Mambasa da p.Silvano.  Tutti avevamo voglia di proseguire ed incontrare le famiglie di Nduye…; ma finalmente c’è arrivato solo uno, in moto: forse … più coriaceo? più testa dura?  sta’ di fatto che ci aspettavano, e tanto ! 

Vi do alcuni dettagli che vi fan capire che cosa sia stato:

– una dozzina di uomini sono venuti incontro per 15 km, nel caso ci fossimo impantanati troppo: Mwenge, David, Kanango, Kasereka…   

– Henriette, Gileda, Paskalina, Angela…: mamme che danzano, ridono; vestite a festa anche se é solo martedì …;  i bimbi che sfoderano tutto il loro repertorio di canti, in italiano, kiswahili, kinande…

– E poi ci siamo seduti per terra, qualche ora a raccontare, ascoltare, voler sapere… Ho toccato con mano la nostalgia della terra lasciata, gente in esilio, stanchezza, voglia di sentirsi “non-abbandonati”, mancanza di …tante cose. 

– Non ho più visto il dolce volto di due bei bimbi: Ester, 7 anni, la bimba di Alfonsine e Bienvenu, 8 anni, figlio di Kasereka.  Due fragili fiori trapiantati troppo presto…

– E finalmente, con un sorriso grande così, mi hanno portato il trofeo: un’enorme pianta di manioca con enormi tuberi !!  certo che hanno già raccolto e mangiato fagioli e riso, si fanno l’olio in casa …; ma questo è il frutto dei loro primi sforzi, le prime zappate in terra straniera….


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Son venuti qua per avere un campicello, per stare in pace, per poter zappare, solo zappare… Chi può dubitarne ?

E qua non li hanno “rispedite al mittente  ” !


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A Kampala Concetta ha dovuto rifare tutta la trafila per comprare le medicine del nostro dispensario: saranno pronte tra 15 giorni. 

Ed allora ci siamo permessi una visita alle cascate di Jinja.  Le “rapide” scompariranno, perché stanno preparando una nuova diga.  Come pare stian pure scomparendo i grandi pesci del lago Vittoria…, olocausto di una pesca barbara ed insensata, fatta dall’Europa e destinata all’Europa, in Africa.


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Ed infine… all’aeroporto: questo luogo così bello e così triste ! 

Mi chiedevo che cosa avrei trovato al ritorno a Muhanga. Il quadro cambia di continuo: ora mi trovo questo:

– discreta tranquillità; ed è già una gran bella cosa !

– venendo in qua, siam passati a Lubero ed abbiamo incontrato le autorità del Territorio e la Sicurezza, a Bingi  l’esercito fardc, gentili e rispettosi: ci guardano come se entrassimo nella fossa dei leoni.

– infatti, siamo nel “covo”; sono presenti, i tre gruppi considerati “forze negative”: pareco, ruandesi fdlr Foca e Rudi…

– le nostre famiglie vivono il quotidiano con apprensione ma senza paura: vanno al campo, zappano un po’ di terra e la sera rientrano con un cesta di manioca ed un fascio di legna…

– i soldatini che, dopo aver raccontato, mi chiedono di dire ai loro capi che si mettano d’accordo, perché… loro sono stanchi…

– i capi che raccontano, si vede che han voglia di sfogarsi, e poi mi chiedono,…così “che cosa possiam fare?”

Sai che ufficialmente il governo, sotto la evidente pressione del Rwanda, e con la potente  benedizione dell’occidente, non vuol retrocedere, non si può fare “il dialogo” (!)… deve sparare, eliminare, cancellare, distruggere…

Gli organismi umanitari…. una delusione sempre più grande! – ce n’è un’infinità nei dintorni, e tutti che scorazzano con belle macchine – eccetto “HANDICAP”  che ci ha imprestato il camion, nessuno, NESSUNO !   viene a portare un cucchiaio di riso,… ed hanno soldoni da spendere – MSF ha fatto tre corse fin qua per ricuperare un ferito dei combattimenti, e non porta un’aspirina per le migliaia che vi abitano… – inoltre molti fanno circolare la voce che qua non si può venire per insicurezza – mescolano politica e aiuti umanitari con tutte le salse….

Non avete l’idea di che cosa si provi: stupore, pena, impotenza, rabbia…

Carissimi che ci “rispondete” sul blog, vi leggiamo con gioia, grazie!  Ci fate molto piacere.  A chi chiede consigli dateli pure a nome nostro.

                                               Giovanni padiri

 
 
 

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