Segni di risurrezione: la vita vince.

L’anno scorso il vento portò via il tetto della chiesetta di Bunyatenge, che era poco più di una sala-deposito, e che è diventata subito un rudere.    Lunghi mesi di desolazione, piccola ma vera!  perché qui la gente può contare solo sulle proprie forze; e dove non c’è visibilità non arrivano gli aiuti, anche se altrove li offrono proprio per questi.  Ruderi che testimoniano dell’aria che tira.

Però qualche aiuto arriva, provvidenzialmente, ed allora ecco che si rinasce.

La gente ha fatto i mattoni, trasportato sulle spalle pietre e sabbia.  Avevo promesso che avrei cercato…: perciò si son subito mossi. Poi Silvio e Mariateresa mi scrivono due righe, discretamente …: un regalo bellissimo! tutti scattano: e…la vita riprende.

Progetti, programmi: 4 miliardi per Haiti, miliardi per la sanità negli Usa…; Fao, Unicef…

Ieri, dopo la Messa noi abbiamo organizzato e poi ci siamo goduti le piccole gioie dei bimbi.

Venerdì Desanges è tornata a casa.

Troppo presto per dirlo?  Dice che va a Butembo, dai nonni; si toglie un po’ di qua.

Tutto qui ?  per ora, sì.

Quel “primo giorno della settimana” i segni della sconfitta e della paura erano ancora molto dilaganti: si leggevano ovunque. Dominavano.

Ma chi era attento e cercava, ansioso di trovare un segno diverso, lo ha trovato in un buco scavato nella roccia, “un lenzuolo buttato là…per terra” ed anche un “sudario, ben piegato”.  Sicuramente roba da nulla….

Ma non per “certuni”: cercatori con spirito e cuore, e non solo microscopio.

Ed è stato sufficiente quel nulla per far sentire che LUI è vivo, è ancora con noi, anche oggi.

Carissimi tutti: Buona Pasqua !

Non la Pasqua dei negozi, che è finita ieri; ma quella che comincia oggi.  Con “i segni” che voi e noi possiamo mostrare.

Padiri G