SEMI fertili, PRONTI per scendere nel terreno
- giuseppeaurea
- 16 ago 2014
- Tempo di lettura: 3 min
Gli amici rientrano in Italia ; qualcosa portano via e qualcosa resta.
Per i pensieri e la volontà tenace non ci sono barriere.
« Il mondo si muove se noi ci muoviamo. Si rinnova se noi ci rinnoviamo. »
Non trovo altre parole e allora cito d. Mazzolari.
Flavio

Emozione all’arrivo …: bambini che ci salutano, alcuni li conoscevo e altri erano volti nuovi. Sembrava l’entrata di Gesù a Gerusalemme.
Ieri mi sono innamorata di Jibu (è bona !), oggi mi sono innamorata di tutti gli occhi che mi hanno guardata.
Condividerò: l’amore per Katembo (patato mio), per Elisè (paciocco), per le mamme con cui ho danzato…
Auguro a tutti ciò che più auguro a me stessa.
Marinella

Domenica si parte… Triste di lasciare questa terra, …difficile e generosa.
Persone meravigliose del villaggio Muhanga.
Patrizia
I primi giorni non è stato facile, certe scene colpiscono ;… difficili da mandar giù…, non riesci a capire il perchè, e non trovi una risposta.
Ho capito che non potrò far finta di niente e dimenticare… Parlerò, a una massa di persone che vive senza sapere.
Qui tutti si sostengono a vicenda. Ogni bambino si prende e gestisce responsabilità; persino i più piccoli di 4-5 anni si occupano di quello di 2 anni.
Un senso di condivisione totale, non si pensa solo a se stessi.
Letizia
Oggi è diverso…si respira malinconia. Son partiti per rientrare in Italia Flavio, Marinella, Patrizia e Antonella. Tra due giorni toccherà a noi…. ; tanti e troppi pensieri…
Solo scegliendo di venire qui ho avuto l’occasione di provare sulla pelle; sulla pelle ogni sensazione è diversa.
Un popolo che pur avendo poco ti offre tutto quello che ha…: davanti ad ogni porta ti vien detto karibu, benvenuto, entra pure…

Mamme, che vedendoti pelare le patate in modo maldestro non ti deridono ma ti dicono che stai facendo bene, perchè l’importante è che …lo stai facendo, insieme a loro, per loro !
Il tempo in Africa ! qui non c’è fretta di arrivare a fine giornata, conta come ci sei arrivato. Giornate affrontate e vissute… come volevo.
Grazie Safi, Leona, Elena per non averci mai fatto mancare il cibo ogni giorno.
Un viaggio non tanto del corpo, ma dell’anima.
Stefano
Tante mani…piccoline…dolci…, unite in un intreccio delicato che solo i bambini sanno tessere.
Cambia il colore sì…, ma non solo quello; eppure qui in Africa non ci sono differenze, siamo tutti uguali .
Culture diverse che si incontrano sotto lo stesso sole e la stessa luna
scambiandosi perle di emozioni
Stefano e Letizia
Non mi sembra ancora vero di essere qui, il posto che per anni ho sognato.
Non mi sembra ancora vero: tutte le mattine di potermi svegliare, uscire nel cortile e trovare bambini che con il loro splenditi sorrisi, anche nelle giornate di pioggia, fanno spuntare il sole.
Invece sono qui, con persone fantastiche, dai miei compagni di viaggio, agli abitanti del villaggio, grandi e piccini : …trasmettitori di calore, amicizia e gioia.
Muhanga sarà la grande valigia che porterò in me, e in cui custodirò ricordi, visi, gioie, sorprese, sorrisi e perchè no, anche qualche lacrima.
Eleonora
Dopo aver raccolto nel campo qualche cesta di fagioli, di manioca e di mais abbiamo un motivo più che sufficiente per radunarci in preghiera: dire grazie a Qualcuno, e dividere con gli altri. In passato i nostri nonni celebravano così le rogazioni.
E noi lo abbiam fatto ieri mattina. Un gesto valido, tanto quanto una commemorazione dello sbarco in Normandia, e forse anche di più. Divideremo questi piccoli sacchi di cibo con le famiglie scappate da Fatua, saccheggiate dai ribelli tcheka, poche settimane fa.

padiri G
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