SI PARTE…
- giuseppeaurea
- 6 giu 2009
- Tempo di lettura: 4 min
Domani dopo la Messa partiamo per Kimbulu.
Concetta, Gabriella, Germana, Bibi e Marcello prenderanno l’aereo il 16.
Concetta ha ancora il piede che le crea problemi e deve fare i controlli.
Per Gabriella è passato l’anno, purtroppo.
Germana ha stiracchiato il possibile, ma anche i due mesi e mezzo son finiti.
Bibi e Marcello hanno fatto l’“assaggio”……
Alberto tiene tenace, in attesa dell’arrivo degli sposini Raffaele e Taziana.
Partiamo tutti perché prima vogliamo fare una visita a Mwenge, David, Gileda, Isaki, Gisella, Paskalina, Henriette…, le nostre care famiglie che si sono trasferite e Nduye…; lunedì arriveremo a Mambasa da p.Silvano, e Dio sa in che modo raggiungeremo Nduye…
La nostra realtà ormai è fatta di questi due cuori, distanti oltre 400 km, con 4 giorni di viaggio: Dio ce li ha dati e guai a chi ce li tocca… Senza cuore non si può vivere. Sono nostri!
Usciamo da Muhanga con cuore non molto tranquillo: lasciamo un clima così così…
Oro, coltan, politica, mercati, soldi…, il tutto ben farcito di fucili e soldatini, tutti lo sanno. Ma c’è anche altro.

Dai tempi remoti il Kivu ha gente di origine ruandese, hutu e tutsi. Tutti sappiamo chi e come ha disegnato i confini, e diviso i popoli.
I fatti del ’94 nel vicino Rwanda hanno ricreato le tensioni hutu-tutsi-wahunde-wanande… ; sospetti, rancori, rifiuto…
A suo tempo, nel 2000, avevamo lanciato un grido di allarme: chi lo ha letto? forse solo un gruppetto di giovani attenti, che scrissero un simpatico libretto sui “missionari saviglianesi”. (cfr link: testimonianze)
Povera gente che scaccia povera gente…; gente nata lì e gente che si sposta…; gente che ha dovuto scappare e vuole tornare…; gente che espatria…
Vita e storia del mondo, da quando è nato.
– Chi è l’ipocrita che fa finta di ignorare?
– Chi è l’egoista che pensa di salvarsi con un filo spinato attorno al piatto stracolmo?
– Chi è la fanatica che parte dalla Svizzera e viene in Congo per proteggere gli okapi e sentenzia che “ognuno deve restare a casa propria”?
– Chi è che si cerca una sedia in parlamento e non sa di chi è il mondo ?
Il Rwanda non ha terre, il Congo ne ha molte.
Le sparatorie e gli scontri in cui viviamo, oggi hanno una dinamica molto chiara:
i soldati attaccano le “forze negative” (con le quali si è dialogato fino a ieri), si bruciano le capanne, la gente scappa…, quando torna vi trova installate le famiglie di origine ruandese;
sono quelle che fuggirono? sono famiglie nuove?… un po’ di tutto.
Non ci meraviglia questo. Ci meraviglia che tutti lo sanno, lo pianificano…
ma lo lascian risolvere coi fucili, anzi fomentano i fucili
mentre è possibilissimo affrontare il problema stando seduti attorno ad un tavolo, con incontri, con scelte ragionate, umane…
E per questo anche noi puntiamo il dito; contro chi?
Contro l’Onu, Europa e America in testa…, contro Kigali e contro Kinshasa.
Se in passato sono riusciti a sedersi ad un tavolo per tracciare i confini africani, addirittura con la squadra e il righello…
com’ è che oggi dicono che non è possibile…?
– si è imposto e si è fatto dialogo nell’immenso Congo, con 5 gruppi in conflitto
– non si può fare dialogo tra due gruppi, nel microscopico Rwanda…
– non si può pianificare la zona dei grandi laghi…
E si aspetta e si fomenta un conflitto affinché trovi una soluzione…
ed intanto si bruciano le capanne, si massacrano le popolazioni…, e quando tutto va bene
– Clementina scappa di notte coi suoi bimbi
– il soldataccio mangia i fagioli nel piatto di Cesarina
– Teresa e Kitanda abbandonano il campo in cui hanno appena piantato le patate
Noi continuiamo a sperare, con voi; ci rallegriamo del sole che abbiamo stamane; ieri sera abbiamo cantato coi bimbi qui sotto la tettoia; gli uomini si stan preparando, lunedì vanno lavorare sulla strada; domani faremo la nostra bella Eucarestia…
però ce lo chiediamo: cosa troveremo al ritorno, fra dieci giorni? Giovanni padiri

Vi segnaliamo un bella iniziativa dei comboniani per il 20 giugno, partecipate anche a nome nostro http://www.neroebianco.org
E per saperne di più http://www.peacelink.it/mosaico/a/29580.html

E’ finita !!!
…domani si parte… si rientra ?… si va in vacanza ?!!!…..
sono arrivata qui un anno fa con lo scopo di non insegnare e di non tentare neanche di modificare niente, ci sono riuscita !!!…. forse qualcuno sarà rimasto anche un po’ deluso…..
Sono venuta via dall’Italia, non avevo alle spalle nessuna delusione, nessuna crisi mistica, niente da cui scappare se no una buona dose di stress occidentale e Muhanga è stata la terapia perfetta !
Non mi ero chiesta neanche se ce l’avrei fatta, conoscevo già la gente e sapevo che non mi avrebbero mai lasciato sola
Muhanga non è un Paradiso terrestre, come molti dicono, Muhanga é Muhanga con le sue sofferenze, le sue contraddizioni ma anche la sua gente … gente che nonostante tutte le difficoltà quotidiane riesce a trasmettere valori umani che pensavo aver perso e che sono riuscita a ritrovare, forse vado via senza lasciare niente ma di sicuro ora sono più ricca…. Troppo difficile scrivere cosa sia stato questo anno, l’unica cosa che posso dire è che sono riuscita a vivere un sogno e voglio approfittare di questo mezzo per dire GRAZIE !!!!
Grazie a Giovanni e Concetta che sono la mia famiglia
Grazie alle mie amichette “barelliere“ che mi hanno supportato a distanza
Grazie alla mia mamma che è riuscita contenere la sua ansia (almeno telefonicamente)
Grazie Fazila……. Senza di te non so come avrei fatto
Grazie a tutti voi che siete venuti a trovarci……. Andrea, i Marco, Maria Grazia… tanti e tutti Grandi… spero vi rendiate conto dell’importanza delle vostre visite
E poi, non per ultimi, come molti vorebbero che fossero…. Grazie a tutta la gente di Muhanga….. Elena, Françoise Jeannine, Katembo, Abdon, Muhindo, Soki, Matthias, Kasereka, Clementina, Jeannette, Imelda, Kahindo, Luisa, Prosperina, Salongo, Alexandrina, Kavugho…………
Sono troppo triste per dire altro anche se felice di tornare a casa con un bagaglio non indifferente…
Grazie !!!!
Gabriella
I ragazzi delle Falde del Kilimangiaro sono giunti a destinazione…… Muhanga …. (anche se il tragitto per la meta è stato “duro“, a tratti ci chiedavamo dove P. Giovanni si fosse “nascosto “ ?!) ma poi abbiamo capito il perchè di questa scelta dove la semplicità, il sorriso , la gente prende il sopravvento su tutto il resto…. Un’esperienza ancora in corso e siamo contenti di “ viverla“ e per questo ringraziamo tutti e anche la trasmissione “Alle Falde del Kilimangiaro“ che ci ha dato la possibilità di “vivere“ questa avventura……
A tutti coloro che sono in “dubbio“, diciamo di abbandonare I dubbi e di buttarsi in questo nuovo mondo, come dice P. Giovanni: “UN ALTRO MONDO“
Bibi e Marcello
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