STARE INSIEME
Le feste di Natale son passate, il fatto resta, la realtà resta. Ed il messaggio diventa una grande proposta per tutti noi. Dio che vuol restare con noi, visibile. Si fa accogliere, é contento di essere accolto : vivere insieme é la cosa più grande che possiamo fare. E’ la vita. Ognuno ha vissuto la festa natalizia « in famiglia », come ha voluto o potuto: una cerchia ristretta o una famiglia aperta, accogliente. Ognuno ha espresso la gioia di fare e ricever un regalo.
A me sembra che il nostro legame con Muhanga è soprattutto questo. Ho detto NOI ! mi piace sempre di più questo INSIEME: Cesarina, Cristiana, Katembo, Lino, Msafiri (Kambaletto), Elia, Prosperina, Almarosa, Soki, Lina, Bayoli, Umberto, Marcelina, Fabrizio, B ayoli, Paolo, Safi, Lia …. Avete capito che ho messo questi nomi proprio a caso, anche saltando alcuni che mi son venuti per primi in mente… : é un simbolo, ma dietro ci sono dei volti e delle storie concrete. Non escludo nessuno e non metto uno prima dell’altro, anche se le differenze ci sono e voi le conoscete. Gente che cammina, gente che resta, gente che viaggia. Gente che é molto serena, che soffre, che riesce, che cerca, che vorrebbe…. Però tutta gente che non si dà pace ; é questa é una cosa bella.
Messaggio che é anche un cammino, una ricerca di gesti concreti, una scoperta. Un gruppo whatsapp, un viaggio desiderato, preparato-realizzato,… una casa a Muhanga, una casetta che diventa riferimento in Italia, un gruppo che si ritrova ogni tanto… Sogni che diventano vita concreta. Non rassegnazione. Voglia di ALTRO ancora. Quando son rientrato a Muhanga ho sentito in modo molto molto forte tutto questo. Come sono stato atteso e accolto qua, sotto un potete temporale africano, mi ha fatto sentire tutto questo. Viviamo una bella realtà. Ma ci sono anche tanti passi che possiamo ancor fare : dondolii che dicano sempre più forte « ci siamo » !
Ermanno da Reggio Emilia mi ha accompagnato; assetato come sempre di captare, scoprire, trasmettere immagini che parlino; più che un apparecchio fotografico é un miscuglio di cuore, occhi ed arte che attira l’attenzione, e può creare ponti. Non posso non pensare a quel pezzetto di carta stampata francese che si pretende di essere satira : un’ irrispettosa pulce che distrugge, di fronte ad un Ermanno che costruisce !
Siamo andati a Kanyabayonga dove un gruppo di gente tenace costruisce, lontano dai fari, anche se questa volta c’è Ermanno che scatta qualche foto. La microcentrale idroelettrica avanza lentamente ma visibilmente ! Ogni tanto riescono a comprare un po’ di cemento; con sacrifici immensi mettono insieme i risparmi strappati dai raccolti dei campi, ed alcuni di noi sono fieri di aggiungere qualche soldino. Hanno bisogno di comprare ancor molto cemento per il canale.
E nel villaggio ??? Ho trovato Jeannette (la mamma di Cesarina) ed Oliva e Fidelina, con tanti problemi in famiglia. Katembo, occhio vigile e fedele, su questa collinetta punto di riferimento. Gerard, Luisa, Marcelina, Prosper generosi animatori del «gregge ». Heléna, Leona e Safi custodi della casetta, con Antoine e Mathias. Jodita, mama-Nostal, Kavugho cuoche del « buyi », la pappetta mattutina.
Il Centre Hospitalier é funzionante, purtroppo con molti clienti…, e con un’ amministrazione molto faticosa. Le scuole elementari che ancora per un po’ ce la fanno ad accogliere i 1500 scolari, quasi tutti ; il prezzo per l’iscrizione sale, e le entrate in famiglia scendono. MarieLuc, Sifa, Miracle, MarieJeanne delle scuole superiori che son qua…., Nzoli, Maserò, Leontina, Grace ed Heric, Leopold che cercano la scuola altrove sulla grande strada … ; che ne sarà di loro ? Un futuro di buio totale. La falegnameria con Matsoro ; l’ officinetta meccanica di Bayoli, Roger, Philemon ; il taglio-cucito di Kavugho e Tafuteni. Il mulino…
Uno scorrere quotidiano dignitoso, …che non appare… Quotidiano silenzioso: partenza per i campi al mattino, rientro stanchissimo alla sera. Giovani e ragazze con un futuro non immaginabile ; il tutto decorato dalle genuina gioia dei bimbi. Gioie e fatiche; mescolati e disturbati da troppi avventurieri, cercatori d’oro, inconsci strumenti in mano a furbi ladri lontani, a servizio del benessere di altrettanto inconsapevoli …consumatori. I gruppetti armati ci sono ancora, ma é cambiato il volto, sono squadre di banditelli tout-court. La politica, sempre più sporca, si gioca ora solo più in alto e sempre dal di fuori. Viviamo insieme. Voi e noi.
Padiri G.