…TROVERETE UN BIMBO

Tra qualche giorno è Natale in Italia e in Africa .

Lo aspettiamo tutti; con modi e gesti molto diversi, ma lo aspettiamo.

Non faccio difficoltà ad immaginare voi a Pinerolo, a Modica, a Massa, Roma, Nichelino ; tanti anni di Africa non mi han reso cieco, tanto meno insensibile.

Sotto le migliaia di luci a Roma e a Torino, che cosa c’è ?

– c’è uno stato di ebrezza generale, che ci prende:

un po’ dà fastidio, e un po’ piace

– contiamo gli euro che abbiamo in tasca:

perchè ci piacerebbe fare un regalo, fare contento qualcuno

L’Africa ce l’ho qua davanti agli occhi mentre scrivo:

– una trentina di bimbi giocano, corrono e schiamazzano in cortile,

– mentre là in fondo sulla strada vedo mamme e giovani che sfilano,

sotto il peso dei loro raccolti, rientrando dai campi.

Strana la mia sensazione : un po’ immerso e un po’ al di fuori di tutto.  

In parte attore con un ruolo, in parte spettatore impotente.

Sento il mondo.

Mi sembra di tenermelo nelle mie mani, come quella palla verde che Edwige riesce a trattenere, nonostante le sue dita tanto piccole.

Gliel’ho data io quella palla.

Me lo ha dato Dio questo mondo.

Alba da fenestrelle ci ha scritto gli auguri.

Definisce la nostra piccola Emeline :

una farfalla, con la forza di un leone.

Accenna ai problemi finanziari e politici che ci sono in Italia:

queste incertezze a noi ruberanno i sogni, ma a loro continueranno a rubare dignità.

Ricorda i giorni passati a Muhanga come :

un abbraccio alla vita, che non è premeditato.

Infine parla del suo cuore :

sempre all’erta a quel che succede là.. nella pancia del mondo

…nelle pance del mondo.

– La Tv francese ci ha informato in questi giorni che il direttore scolastico d’una loro cittadina stabilisce che quest’anno non si deve parlare di Babbo Natale, perchè questo « personaggio religioso » (sic !) potrebbe condizionare le delicate e libere coscienze dei bambini. 

– E’ il giorno 12 – 12 – ’12,  su face book un giovanotto che si sente emancipato dice la sua : « …mica vorremo contare il tempo solo basandoci sulla nascita di un tapino qualunque! »

** La sera prima di Natale noi regaleremo al cielo sei o sette piccole mongolfiere che Cristiana e Simona ci han mandato e che usiamo con parsimonia.   Una debole fiammella riuscirà a farle salire un centinaio di metri, sotto gli occhi incantati dei nostri watoto.

Inseguiranno le preghiere e i canti che avremo appena terminato durante la nostra veglia natalizia.

** Qui sotto, all’incrocio delle tre strade che legano con armonia le capanne e i campi abbiam messo un statuina della Madonna.  Spesso la gente si ferma un momento.

Purtroppo è vero che noi uomini arriviamo fino al punto di usare Dio per fare le nostre violenze, o per farci i nostri soldi, verissimo ! 

Ma non fa meno tristezza vedere un mondo super potente che ha paura di un Dio che si fa bambino.

Se nel nord del mondo, civilizzato, quando si spegneranno le luminarie in qualcuno resterà tristezza, non dovremmo meravigliarci più di tanto.

In un mondo dove un vestito da 50 euro dura qualche mese,

un telefonino dura una stagione,

una vacanza, un riposo dura…qualche ora,

ebbene Elia rifà il suo viaggio per la sedicesima volta.

Dal 2000, quando venne alla grande marcia per la pace, lui torna sempre qua.

Non si è ancora annoiato del Natale a Muhanga, e neppure noi.

Ha un piccolo dispiacere : che Almarosa e Mery non possano venire.

Buon Natale a tutti voi !

E voi, Giorgio, Gabriella, AnnaMaria, MariaGrazia, Federika, Umberto,…. che lasciate i vostri « commenti », grazie ! mi fate sentire che sto parlando con persone concrete, rischierei di sentirmi solo un giornalista.

padiri G.