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UNA VIA D' USCITA... I SEGNI !

Natale. Da alcuni segnali e messaggi mi sembra che si stia ricuperando il significato di questo giorno particolare: NATALE !

Preciso che non mi riferisco a quei ciarlatani che usano di tutto, anche della propria dignità e della sincera religiosità altrui, solamente per cercare voti e soldi, e seminare razzismo.



E’ chiaro che di qui non abbiamo una visione completa di quanto accade nel mondo; però una visione ce l’abbiamo, e sicuramente è meno deformata dai mezzi di comunicazione che in Italia dicono di offrirla.

Per esempio, sentiamo che:

- i parroci di SanSevero, in Puglia, leggono nel vangelo “ero forestiero e …”

ed allora coi sindaci ed i parrocchiani si muovono, e procurano agli immigrati i documenti ufficiali; li accolgono e lottano contro il caporalato: gesti concreti, belli e visibili…


Persin la TV francese ne ha parlato, e largamente, fin qua in Africa.



Chiesa in uscita: che bello!!! … facile dirlo! ma:

-a Betlemme, fra tanti locali vuoti e inutilizzati, trova una stalla per un neonato e due immigrati

-a Roma, nelle sale sotto il convento-parrocchia installa docce calde settimanali, abiti gratuiti, e i volontari accolgono barboni e gente demoralizzata.





I presepi ! Personaggi e scene umane: statuette di uomini, donne e bimbi e anche animali che comunicano qualcosa; più eloquenti ed educativi che le favole venute dal nord, che ti distraggono invece che coinvolgerti nella vita.



Una pecora, un fuocherello che scalda ed illumina, più che le fredde luci che ti abbagliano.


Davanti ad un presepio è facile e naturale sentirti dentro, a tuo agio;

un presepe non ti illude e non ti costringe ad abiti strani, ad impiastrarti il viso... Cosa c'é di più umano che un bimbo avvolto in un pezzo di stoffa?


Un presepio non difende nessuna cultura-nazionale, tanto meno la contrappone ad altre.

Vita semplice ed umana.

Non siamo né i migliori, né i primi, né …solo noi !

Facendo il primo presepio s. Francesco penso che volesse semplicemente riportare su strade umane la sua società che cominciava ad essere invasa e dominata dal denaro.

Troppo profondo il richiamo di s.Francesco!

Chi sbandiera il presepio come simbolo della nostra cultura ha capito ben poco di quel che i due Francesco stan dicendo.

La “cultura” che s.Francesco voleva difendere non era italiana, ma cultura mondiale: quella della società umana, della fraternità, dell’accoglienza, della condivisione, esattamente l’opposto d’una cultura nazionale.


E’ bellovedere papa Francesco che :

- accoglie i presidenti,

- fa le udienze di routine, in piazza

- partecipa agli incontri (anche ad alto livello) che cercano di costruire la PACE e parla in modo semplice e chiaro, cioè non misura le parole diplomaticamente, per non turbare i capi,

- visita tutti i popoli,


E poi :

- va a prender per mano gli abitanti di Greggio, dove fu fatto il primo presepio,

- partecipa alla Messa della comunità congolese, con rito non troppo... vaticano; e alla fine accoglie con molta attenzione la denuncia sui silenzi colpevoli.

- proprio come “vescovo-di-Roma”, apre il proprio recinto e si interessa del Natale in SudSudan, in BurkinaFaso, in RDCongo;….

sperando che qualche altro vescovo e parroco alzi gli occhi anche lui dal suo orticello e si faccia “chiesa in uscita”



Slogan e prediche che … diventano segni concreti di luce e calore, come la stella di Natale:

- Umberto, Patrizia, Maria & c…, fedelmente e con gesti concreti, tutti i mesi coinvolgono la comunità parrocchiale di Nichelino col biblico “dov’è tuo fratello?”: notizie e foto aggiornate dall’Africa; preghiera, famiglie che si autotassano, e per Natale …un sapone e un po’ di sale a tutte le famiglie di Muhanga


- Marina, capofila per …un panettone agli amici vicini, e un pranzo ai 1000 bambini lontani, in foresta

- Pietro che non si dà pace: …giovani ed oratorio in uscita; ce la farà! non molla !

- Almarosa da Massa e Lina da Modica, che non si stancano, anche a costo di stancare…: il segno delle famiglie gemellate è valido più che mai! come valido e necessario, in un’Italia accecata e narcotizzata dai media, il ruolo di “persone che ce lo ricordano”

- PierGiorgio-vescovo che neppure in pensione accetta il “prima gli italiani!”, e allora ce lo dice dal Burkina Faso.


- Giorgio e Diego sono stati qua un mese: nulla di spettacolare, ma una visita discreta, nel quotidiano, in carne ed ossa: l’incarnazione prima d’essere un mistero, è stato un gesto

- Stefano si prepara per venire fin qua.

Dovevano essere in cinque, invece è rimasto solo.

E’ vero! oggi da noi c’è una certa tranquillità, ma per il viaggio restano (anzi aumetano) disagi, fatiche ed incertezze. Ma lui verrà.

Ti aspettiamo a fine gennaio, bravo!



E voi, che segni vedete? Ditecelo: mandateceli in Africa: ne abbiam bisogno! Li odoriamo anche noi quei profumi e poi ve li rimbalzo in Italia.

Un Salvatore: …una salvezza è possibile, per noi!

Natale è la giornata dei segni.

Natale è il SEGNO : Dio è con noi,

in carne ed ossa, in ogni popolo, in questo mondo !

Come diceva d.Tonino Bello:

non segni di potere, ma il potere dei segni

Buon Natale a tutti

padiri G

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